BOLZANO. Come dovrebbe essere «la vostra Svp?». Il partito lo chiede alla base e a tutti gli interessati, iscritti e non iscritti. È on-line da ieri sul sito del partito il sondaggio che la Svp ha lanciato per iniziare la discussione sulla riscrittura del programma. In parallelo verrà definita la riforma dello statuto. La Svp si fa un punto di onore, come ricordano l’Obmann Philipp Achammer e i vice Angelika Wiedmer, Zeno Christanell e Daniel Alfreider, di essere l’unico partito arrivato intatto dal dopoguerra, insieme alla Union Valdôtaine, ma compiuti 70 anni è il momento di una rinfrescata generale, «per recuperare il terreno perduto con gli elettori. Vogliamo essere un partito con idee accattivanti». «L’ultima versione del programma è del 1993», ricorda Achammer, «ci sono molti punti da inserire, a partire dal ruolo dell’Unione europea». Va sistemata anche l’organizzazione interna: «Saremo un partito più aperto, che dà maggiore voce alla base». Tra le novità tecniche in definizione, il prolungamento a 5 anni della durata degli organismi interni, l’accorpamento delle elezioni degli stessi organismi in un unico mese, definizione delle primarie. Sul programma, anticipa l’Obmann, non ci si devono attendere rivoluzioni. «Non tradiremo il Dna di partito della minoranza tedesca e ladina, che fa però politica per tutti». Il sondaggio chiede di indicare i temi più importanti, tra cui futuro dell’autonomia, formazione, difesa dell’ambiente, lavoro ed economia, sostegno della famiglia, immigrazione. Da fine novembre, chiuso il sondaggio, verranno organizzati gruppi di discussione aperti a tutti con questi temi e altri, come convivenza e rapporto tra città e periferia.