Commissione d’inchiesta, Rita Mattei contro tutti 

Bolzano. È vero, dice Rita Mattei, «ho detto che non sarei stata disponibile a fare la vice presidente della commissione di inchiesta sulle mascherine perché non ho tempo. Sono già vice presidente...



Bolzano. È vero, dice Rita Mattei, «ho detto che non sarei stata disponibile a fare la vice presidente della commissione di inchiesta sulle mascherine perché non ho tempo. Sono già vice presidente del consiglio provinciale». Come leghista, esponente di maggioranza, è stata criticata da Sandro Repetto (Pd) e Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia) per avere passato la mano a Gert Lanz (Svp), cedendo di fatto un posto previsto per gli italiani. La sua replica è questa: «La commissione sta diventando una farsa ancora prima di iniziare. Fortemente voluta con richiesta di urgenza dalle opposizioni, era già saltata la prima seduta con le dimissioni a sorpresa in aula del consigliere Köllensperger.I partiti di opposizione, che dovevano nominare il presidente, non si erano messi d’accordo sulla nomina, con tutto il tempo che avevano a disposizione e l’importanza che attribuiscono alla commissione. Leggo le dichiarazioni di Urzì e Repetto, che avrebbero auspicato la rappresentanza italiana per la vicepresidenza, dopo aver loro stessi rinunciato e dichiarato per mail la loro rinuncia alla presidenza, nominando il consigliere Ploner del gruppo linguistico tedesco». Ancora Rita Mattei: «Se ritengono così importante la rappresentanza italiana per la commissione, dovevano e potevano proporsi per la presidenza . Il consigliere Vettori poi farebbe bene a tacere, visto che c’era già l’accordo di maggioranza per eleggere il consigliere Lanz come vicepresidente, considerato che l’approccio in commissione era quello di mettere come presidente e vice esponenti di gruppi più rappresentativi, approccio condiviso da tutti. Se poi in aula si è sbagliato a fare la dichiarazione di proposta come è successo, ci può stare, tutti sbagliamo, ma le sue dichiarazioni sono ridicole. Evidentemente si sta perdendo di vista il motivo di questa commissione e si sta facendo pura demagogia e becera politica pur di apparire, in un momento dove i problemi da risolvere sono ben altri».













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