Commissione dei 6, sfida tra Lega e M5S

BOLZANO. Sulla Commissione dei Sei Lega e M5S sono arrivati al braccio di ferro. Con la Svp che cerca di dire la sua sulle scelte governative. Sia Lega che M5S rivendicano il diritto di indicare due...



BOLZANO. Sulla Commissione dei Sei Lega e M5S sono arrivati al braccio di ferro. Con la Svp che cerca di dire la sua sulle scelte governative. Sia Lega che M5S rivendicano il diritto di indicare due nomi su tre di competenza statale. I tempi sono ormai stretti. Il 20 marzo si riunirà il consiglio regionale, per l’elezione di Manfred Schullian. A quel punto sarà completa la terzina eletta dall’Alto Adige, con Meinhard Durnwalder (Svp) e Carlo Vettori (Lega) scelti dal consiglio provinciale, accanto appunto a Schullian. Quando saranno eletti anche i componenti trentini per la Commissione dei Dodici, la ministra Erika Stefani (Lega) darà il via libera alle nomine statali. Nella commissione dei Sei il governo indicherà due componenti del gruppo italiano e uno del gruppo tedesco. Il Movimento 5 Stelle dall’inizio ha rivendicato il diritto a due nomi su tre, e questo sulla base dei numeri in Parlamento e del fatto che il consiglio provinciale ha già eletto un leghista. La Lega a Roma però non ci sta, tanto che si dà ormai per scontato che il Movimento 5 Stelle dovrà accontentarsi di un solo commissario sui sei altoatesini. La Lega si fa forte di due ragioni. Primo, gli ultimi risultati elettorali e i sondaggi che la vedono ormai nettamente più forte del Movimento 5 Stelle. Secondo, il fatto che la decisione spetta al ministero retto da una leghista. La decisione non è ancora presa e i partiti a Roma proseguiranno le trattative.

Quanto ai nomi, alcuni possibili commissari sono trapelati, altri vengono tenuti riservati per non bruciarli. Per il commissario di lingua tedesca, il Movimento 5 Stelle punterebbe, tra l’altro, sulla nota avvocatessa Renate Holzeisen. Un altro nome che circola, e che sarebbe gradito alla Svp, è quello del consigliere di Stato Bernhard Lageder. E sempre la Svp, alleata della Lega in Provincia, ma all’opposizione in Parlamento, preferirebbe vedere sfumare anche a Roma la nomina nella paritetica del deputato leghista Filippo Maturi, già fermato in consiglio provinciale. Il commissario leghista Massimo Bessone pensa all’avvocato Angelo Polo. E anche il M5S ha individuato un avvocato come eventuale nome italiano.













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