Commozione per l’intitolazione della piazzetta al questore Mazzoni

Il sindaco: «Un uomo del dialogo che ha fatto moltissimo per la pacifica convivenza in Alto Adige»



Alla presenza del Sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, del Commissario del Governo Valerio Valenti, del Questore del capoluogo altoatesino Dario Rotondi e di numerose autorità politiche cittadine, civili e militari, stamane difronte all'Eurac all'altezza di ponte Druso si è tenuta la cerimonia ufficiale d' intitolazione di "Piazzetta Questore Renato Mazzoni" .

Proveniente da Venezia nei dieci anni di permanenza a Bolzano in qualità di Questore (1947/57) divenne profondo conoscitore della lingua, della cultura e delle problematiche locali. Nel marzo 1957 descrisse con lucidità politica e lungimiranza storica la ricaduta dell'inadeguata gestione dello Statuto di autonomia sulle future generazioni. Nonostante il generale riconoscimento della sua opera di comprensione e pacificazione tra i gruppi linguistici, dopo la manifestazione di Castel Firmiano del Novembre 1957 da lui autorizzata, fu rimosso e trasferito a Treviso dove morì un anno dopo, il 28 Dicembre 1958.

Sono stati il Sindaco ed il Questore Rotondi a trattegiarne il ricordo ed il profilo. Un uomo del dialogo, amico dell'Autonomia di grande lungimiranza e valore. "Un grande cittadino - ha ricordato Spagnolli - che nell'ambito della sua competenza e del suo ruolo seppe mettere anima e cuore nella sua attività, scavando a fondo anche nel cuore delle persone che vivevano accanto ed intorno a lui. Andò certamente oltre il mandato di questore e grazie a questo suo impegno fu possibile evitare che in quell'epoca difficile, accadessero cose peggiori di quelle che poi sono realmente accadute. Renato Mazzoni capì che quello (1957) era certamente un momento chiave per l'Autonomia e per questa terra. Fu uomo e non caporale e per questo poi pagò.

Oggi la Città di Bolzano lo vuole ricordare in questo luogo, che non è soltanto una piazzetta, ma è il punto di partenza di un percorso, ovvero le passeggiate del Lungo Talvera molto amate dai bolzanini. Anche allora ci fu una partenza, quella di un periodo che noi tutt'ora stiamo vivendo e, mi sento di aggiungere bene, anche grazie a Renato Mazzoni.

Da segnalare che alla cerimonia è intervenuto anche il figlio del questore Mazzoni, Mariano che ha ringraziato quanti si sono impegnati per ricordare il padre e soprattutto l'amministrazione comunale che ha voluto dedicargli un luogo della città. (foto dphoto)













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