BOLZANO. Sembrava fatta, ma ancora una volta il centrodestra sembra tornato al punto di partenza, condannato al litigio autodistruttivo. L’idea di una lista unica per le elezioni comunali con candidato sindaco sta in piedi sempre più a fatica, a causa di defezioni multiple e veti reciproci. Alessandro Bertoldi (Forza Italia) lo dà ormai per acquisito: «Invece di incaponirci sulla lista unica, puntiamo sulla coalizione di centrodestra, così magari riusciamo a convincere anche Fratelli d’Italia. L’importante è avere un buon candidato sindaco». Una idea sul candidato Bertoldi ce l’ha è la sta facendo circolar da tempo: Dado Duzzi, il vicepresidente dell’Unione commercio. «È da tempo che penso che Dado sarebbe un ottimo candidato. E il suo nome piace. Lo so perché sto facendo dei sondaggi tra le persone». Già candidato della Lista Benussi nel 2005, Duzzi scuote regolarmente la testa, a chi gli chiede se potrebbe accettare: «La mia impostazione è più di centro, non potrei essere un candidato di destra-centrodestra». Intanto però Duzzi su facebook è più attivo del solito e con riflessioni decisamente politiche. Così Bertoldi: «Mi piacerebbe che ci pensasse e che tutte le forze moderate valutassero la possibilità». Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) resta fermo sulla lista unica: «Lo abbiamo votato anche all’ultima riunione del nostro movimento. Dobbiamo provarci fino alla fine. Per carità, si potrebbe arrivare anche alla coalizione, ma è una storia già vista. La lista unica invece segnerebbe l’inizio di un nuovo capitolo: il centrodestra che si riprende un ruolo e offre una alternativa al Pd». Ad azzoppare il progetto c’è la richiesta di Unitalia di prevedere il medesimo modello in tutta la provincia. Non piace dunque il progetto di Alto Adige nel cuore che a Bressanone punta ad allargare l’ alleanza ai centristi di Dario Stablum.