Comuni confinanti, salta il presidente Dem 

La ministra ha chiesto un passo indietro al bellunese De Menech. Zaia a Roma per l’autonomia



BOLZANO. La ministra degli Affari regionali va veloce. Erica Stefani aveva annunciato che si sarebbe messa subito al lavoro con Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna per proseguire la trattativa sul conferimento di nuove competenze. La settimana prossima verrà riaperto il dossier avviato dall’allora sottosegretario Gianclaudio Bressa (Pd). Ma ancora prima Erica Stefani (Lega) è intervenuta azzerando il vertice del comitato per i Comuni confinanti con il Trentino Alto Adige. È stato uno dei primi atti dopo l’insediamento al ministero. Come riferisce il «Corriere delle Alpi», ne fa le spese il deputato bellunese del Pd Roger De Menech, ormai ex presidente del Comitato paritetico di gestione dei Fondi di Confine. Erika Stefani ha avocato al suo ministero la governance di quella che a tanti appare come la «Cassa depositi e prestiti» delle terre alte venete e lombarde. Soldi che arrivano dalle Province di Trento e Bolzano, ottanta milioni all’anno, oltre 700 milioni per le cinque Province di confine di Belluno, Vicenza, Verona, Sondrio e Brescia. Soldi che dovrebbero servire per superare il gap tra i comuni di confine delle Regioni a statuto ordinario rispetto a quelle a statuto speciale. Nei primi quattro anni il Fondo ha proceduto molto a rilento, pochi milioni erogati, polemiche sui bandi e alcuni ricorsi. Poi nel 2014, il Fondo è stato trasformato ed è ripartito: non più soldi solo per i Comuni di confine con Trento e Bolzano (in totale sono 48) ma anche per progetti strategici per tutto il territorio provinciale. «Non sono sorpreso», afferma De Menech, «perché la competenza è del ministero. Non mi sorprende neppure lo spoils system, semmai la sua rapidità».Giovedì De Menech ha ricevuto una telefonata dalla ministra, che gli chiedeva se avesse qualcosa in contrario a rimettere il mandato, affidatogli da Bressa nel 2014. Una telefonata cortese, al termine della quale De Menech ha risposto a Stefani che era nel suo diritto chiedergli un passo indietro. E così è stato. Attesa la nomina del nuovo presidente del Fondo, con cui si confronteranno i presidenti di Bolzano e Trento. Riparte il confronto tra la Regione Veneto ed il governo sull’autonomia. Con l’intenzione di perfezionare l’intesa entro l’anno, per poi recapitarla alle Camere. Il presidente Luca Zaia, accompagnato dalla delegazione veneta che tratta con Roma, incontrerà domani Erika Stefani per l’avvio ufficiale del negoziato. La trattativa ripartirà dalla pre-intesa quadro tra governo, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna sottoscritta il 28 febbraio con il governo Gentiloni.













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