Concerto in chiesa, Pd contro la giunta

Salorno: il consigliere Simeoni ritiene spropositato il cachet (3.350 euro) per gli artisti: «Ignorate le associazioni»


di Massimiliano Bona


SALORNO. «In tempi di vacche magre stanziare più di 3 mila euro per un concerto in chiesa mi sembra davvero inopportuno»: la stoccata al sindaco Giorgio Giacomozzi e alla sua giunta questa volta non viene dalla Lega o dai Freiheitlichen, che ciclicamente si fanno sentire per i motivi più svariati, ma dal Partito Democratico, del quale l'attuale primo cittadino avrebbe potuto diventare segretario provinciale (perse solo nella sfida a tre con Tommasini e Polonioli).

A far imbufalire il Partito Democratico di Salorno e il suo consigliere comunale di riferimento Giuseppe Simeoni, persona abituata da sempre a misurare le parole, sono stati i 3.350 euro che il sindaco ha deciso di stanziare per il concerto del 7 dicembre alla chiesa parrocchiale di Salorno. La cifra è stata così ripartita: 600 euro al soprano Martina Bortolotti, 500 euro all'organista Giulio Garbin e 2.250 euro al Südtiroler Bläserenesemble. «Il Comune - si legge nella delibera - intende promuovere e sollecitare ogni iniziativa utile per il progresso civile e culturale della comunità che rappresenta. Con questo spirito questa amministrazione intende organizzare un concerto nella chiesa parrocchiale di Salorno, nell’ambito del quale verranno presentati dei brani di Pater Hartmann. Dopo un attento esame dei preventivi sostenuti (protocollati in data 3 novembre) la giunta ha deciso di assumere il relativo impegno di spesa di 3.350 euro». La somma è stata coperta attingendo dal fondo "Cultura e manifestazioni culturali o ricreative». La cosa non è stata apprezzata da Simeoni del Pd: «Posto che la soprano Bortolotti, sulla cui bravura non discuto, si è già esibita a Salorno diverse volte, ritengo che questi 3 mila euro potessero essere impiegati meglio destinandoli al coro o ad altre associazione del paese. Elargire questa somma per un concerto in chiesa mi sembra davvero eccessivo». Va rimarcato, peraltro, che il curriculum della Bortolotti è di tutto rispetto. L'ultimo concerto di rilievo l'ha fatto ad ottobre allo “Shoreham” di New York, ma in passato si è esibita ovunque. Dalla Cina a Mosca, dalla Spagna alla Germania. Certo, visto che i contributi per le associazioni locali si assottigliano sempre di più c'è chi si chiede se il Comune faccia bene, o meno, a spendere soldi pubblici per esibizioni di questo tipo. Di sicuro artisti di questo livello pretendono un cachet adeguato.

A riguardo Simeoni pone seri dubbi, sia di forma che di sostanza. «È difficile pensare che tutti gli assessori abbiano votato a favore. Anche in paese le opinioni sono discordi.

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