Concordato preventivo: l’impresa Zh in ritardo

A molte piccole imprese artigiane e a molti creditori non sono ancora giunte le proposte per la liquidazione almeno parziale dei crediti vantati. L’allarme dell’Apa



A molte piccole imprese artigiane ed a molti creditori dell’impresa edile ZH non é ancora pervenuta alcuna richiesta per la quantificazione degli arretrati da ricevere. A tal proposito la ZH dovrebbe presentare in tribunale entro il 22 agosto il piano per il concordato preventivo. L’Associazione Provinciale dell’Artigianato (APA) é perplessa in merito a questa situazione.

Stando a quanto reso noto recentemente i, esisterebbe giá una proposta di concordato preventivo per il salvataggio di un colosso dell’edilizia che attualmente naviga in acque agitate come la ditta pusterese ZH. Tale notizia desta tuttavia qualche perplessitá in casa APA: “Per realizzare un piano idoneo al pagamento dei propri debiti – afferma al proposito il presidente degli artigiani Gert Lanz (nella foto) -, bisogna prima sapere a quanto ammontano le somme che si devono pagare ai propri creditori.” Un passaggio che in diversi casi non pare proprio essersi verificato. Tra le imprese che sono state consigliate dall’APA nell’ambito della crisi di ZH infatti, numerose non sono state ancora interpellate una volta in merito alle somme loro dovute dall’impresa edile. A farlo sapere con perplessitá mista a preoccupazione é il direttore dell’APA Thomas Pardeller, il quale aggiunge: “Nessuna delle nostre imprese associate ha ancora ricevuto una proposta di rimborso per la chiusura della propria posizione individuale.”

A conti fatti, la ZH ha tempo ancora fino al 22 agosto per presentare al tribunale fallimentare una proposta. Proprio in riferimento a tale scadenza, secondo gli artigiani sarebbe il caso che il colosso edile iniziasse ad informarsi con i propri debitori per la quantificazione delle somme dovute. Il consiglio dell’APA in favore delle imprese artigiane seguite é stato quello di far pervenire questa comunicazione alla ZH con un’iniziativa individuale. “Il nostro obiettivo é quello di evitare che i piccoli artigiani alla fine vengano dimenticati” ha concluso Lanz.













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