il caso

Concorsi, l’Asl convoca 52 primari: a rischio le nomine dal 2017 al 2021 

Cresce la preoccupazione dopo la sentenza della Corte d’Appello che obbliga l’Azienda sanitaria a rifare il concorso per Cardiologia.  Zerzer (direttore generale): «Professionisti invitati ad un chiarimento ma dobbiamo ancora capire come muoverci». L’incontro sarà l’8 giugno


Valeria Frangipane


BOLZANO. Pasticcio nomine. Concorsi da rifare si o no?

Sulla questione interviene il direttore generale dell’Asl, Florian Zerzer. «Abbiamo appena invitato 52 primari nominati tra il 2017 ed il 2021 ad un chiarimento». L’incontro è fissato per giovedì 8 giugno. Siete già in grado di dir loro qualcosa? «In questo momento no. Siamo al lavoro con i tenici per capire la portata del verdetto della Corte d’Appello. Ho visto il dispositivo, non la sentenza. Ci servono ancora alcuni giorni per entrare nel dettaglio e capire come agire e soprattutto in quali casi». Lo stesso presidente Arno Kompatscher ha appena detto che la sentenza sulle procedure di nomina è recentissima e deve essere studiata per valutarne gli effetti concreti sui rapporti in essere».

Il rischio di rifare i concorsi.

Al centro della questione i primari nominati dall’Asl tra l’11 maggio 2017 ed il 13 settembre 2021, che rischiano di rifare il concorso. Nel 2022 la Corte Costituzionale aveva dichiarato l’illegittimità della legge provinciale con la quale erano stati nominati. E adesso la sentenza della Corte di Appello di Trento - sezione lavoro - sulla mancata nomina di Corrado Carbucicchio a primario di Cardiologia del San Maurizio, li preoccupa. Il pronunciamento oltre a stabilire un risarcimento di 37.950 euro, prevede che da giugno l’Asl versi allo specialista un importo di 3.450 euro al mese «fino all’indizione di una nuova procedura di selezione». Questo perché il concorso effettuato in precedenza andava rifatto allo scadere dei primi cinque anni di mandato, visto che la commissione giudicatrice è stata nel frattempo dichiarata illegittima. E ora molti dei primari nominati tra il 2017 ed il 2021 sperano che nessun medico faccia ricorso. Sembrerebbe però non servire la presentazione di uno specifico ricorso - e su questo punto sono al lavoro i tecnici - perché il principio è di carattere generale: se una nomina è stata fatta sulla base di una legge poi annullata, è automatico che alla scadenza del relativo incarico quella stessa nomina (previo concorso) debba essere rifatta.

«Servono regole più giuste»

Corrado Carbucicchio, aritmologo di fama internazionale, dal 2010 direttore di un’Unità operativa di Aritmologia presso il Centro Cardiologico Monzino di Milano, non sa se parteciperà di nuovo al concorso per il primariato di Cardiologia al San Maurizio. «L’ho fatto nel 2016 - racconta - fiducioso che la mia candidatura sarebbe stata accolta, dato il mio alto profilo professionale, motivato dall’unico e sincero desiderio di apportare un valido contributo professionale e investire in una Cardiologia d’eccellenza in Alto Adige, non certo perché spinto da un ipotetico avanzamento in termini di carriera. Bolzano è la città dove sono nato e dove ho studiato, e a cui devo moltissimo. Nonostante l’attuale sentenza sia per me di grande soddisfazione - continua lo specialista - e io ora nutra maggiori speranze che regole più giuste possano in futuro guidare scelte di leadership sanitaria così importanti, sono rimasto molto deluso e preoccupato dalla dinamica degli avvenimenti che mi hanno riguardato in questi anni. Nel caso fosse deciso di ripetere il concorso, non so se vi parteciperei nuovamente. Del resto … nemo propheta in patria».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

il caso

Il leader dell'estrema destra austriaca a Bolzano? Il caso in parlamento: «Dichiarare Martin Sellner persona non gradita in Italia»

Interrogazione del senatore di Sinistra Italiana e di Julia Unterberger sulla visita annunciata per il 5 maggio. La presidente del Gruppo autonomie: "Uno degli esponenti più pericolosi dell'estrema destra in Europa"

IL CASO Il leader dell’estrema destra austriaca: “A Bolzano per incontrare Anderlan”
L’ANPI “Vietare l’ingresso di Sellner in Italia”

Attualità