Condannato a 7 anni per abusi su 13enne

L’uomo ha ammesso le violenze sessuali sulla figlia della convivente. Dovrà risarcire la ragazza con 350 mila euro


di Mario Bertoldi


BOLZANO. A far scattare l’intervento della magistratura è stata una confidenza che una ragazzina, (all’epoca quindicenne) fece all’amichetta del cuore: da due anni era costretta a subire abusi sessuali da parte del compagno della madre. Una storia allucinante emersa dalla disperazione e dallo sconforto in cui la giovanissima vittima era sprofondata pensando di non avere via d’uscita.

Fu il coraggio della ragazzina di confermare tutto agli inquirenti a far scattare le manette ai polsi dell’uomo nel dicembre scorso. Si tratta di un cittadino straniero, da diversi anni regolarmente residente in Alto Adige. Dopo le prime resistenze e i tentativi di negare, l’imputato ha finito per ammettere le proprie responsabilità dimostrandosi anche pentito del proprio comportamento.

Ieri è stato processato con rito abbreviato ed è stato condannato a sette anni e quattro mesi di reclusione. Il pubblico ministero Donatella Marchesini aveva chiesto una condanna più pesante cioè a 9 anni ma la giudice Silvia Monaco oltre alla riduzione di un terzo della pena base ha anche riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche prevalenti. Di qui la riduzione a 7 anni e quattro mesi. L’uomo, ancora in carcere a titolo di custodia cautelare, per il momento resta dietro le sbarre.

La giudice Silvia Monaco lo ha anche condannato ad un consistente risarcimento economico a favore della ragazzina che si era costituita parte civile: l’imputato dovrà infatti risarcirla per 350 mila euro. Le notizie su questo nuovo dramma vissuto per abusi di carattere sessuale da una giovane donna, sono scarne proprio perchè si è reso necessario tutelare la parte lesa.

Tra il resto la ragazza ha avuto conseguenze psicologiche pesanti e sta vivendo un periodo decisamente difficile. Tutta la vicenda l’ha profondamente segnata con il rischio di conseguenze di difficile recupero. Sotto il profilo tecnico giuridico l’uomo è stato condannato per violenza sessuale. A carico dell’imputato è però scattata una delle aggravanti peggiori, cioè quella relativa alla violenza sessuale ai danni di persona che non ha ancora compiuti i 14 anni. In effetti l’inchiesta ed il successivo processo hanno permesso di stabilire che gli abusi sessuali ai danni della ragazzina sarebbero iniziati quando la vittima aveva appena 13 anni. Proprio per questo nonostante la riduzione prevista dal rito abbreviato (un terzo della pena base) la condanna finale è stata a sette anni e 4 mesi di reclusione. E’ probabile che la difesa impugni il verdetto in appello.

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