Confesercenti: «Sarà solo una speculazione edilizia»

Il presidente nazionale Vivoli: «Chiuderanno tante piccole e medie realtà» «Quando il megastore perderà appeal verrà trasformato in appartamenti»


di Davide Pasquali


BOLZANO. «La nostra posizione non è contro. Non condividiamo quelle che sono le motivazioni per cui viene chiesto un ulteriore impatto sul territorio, una cementificazione che non creerebbe sviluppo, ma piuttosto ulteriore difficoltà all’occupazione e alle piccole e medie imprese: commercio, esercizi pubblici». Lo sostiene il presidente nazionale di Confesercenti, Massimo Vivoli, ieri a Bolzano per incontrare il presidente Kompatscher e la stampa. «Voglio solo ricordare - ha proseguito - che l’inizio del 2016 purtroppo è stato il peggiore inizio di anno dopo la crisi. Si sono perse circa 20 mila piccole imprese. Se viene mantenuto questo trend, a fine anno saranno 80 mila. Si tratterebbe di una perdita occupazionale stimata in 250 mila posti di lavoro». In dettaglio, «la situazione in Alto Adige negli ultimi tredici anni appare particolarmente critica». Fra il 2003 e il primo bimestre 2016 si è registrata una riduzione di oltre il 30% delle imprese, pari a oltre 1.300 unità, con un calo di addetti stimabile attorno alle tremila unità. «Il numero di esercizi per mille abitanti si è notevolmente ridotto, considerando che, nel frattempo, la popolazione residente è cresciuta di circa 50 mila unità. Si è passati da 9,1 a 5,6 esercizi ogni mille abitanti». Inoltre, «le aperture domenicali hanno favorito esclusivamente la grande distribuzione e spostato i consumi dalle piccole alle grandi attività». In quattro anni, oltre il 10% è stato perso dai piccoli a favore della grande distribuzione. «Oggi la grande distribuzione detiene il 74% di quote di mercato alimentare, il 59% del settore non alimentare».

Ma veniamo a Benko: «L’impatto di una struttura così invadente non risolverebbe i problemi dell’occupazione, non farebbe crescere i consumi, ma creerebbe nuova disoccupazione e disgregazione sociale». Quella di Confesercenti, in questo caso, è la medesima posizione tenuta a livello nazionale. «Se il commercio chiude, cessa, muoiono le città. Il cambiamento strutturale, sociale ed economico di intere vie e di intere piazze a favore di tipologie di attività commerciali che non sono quelle tradizionali di vicinato portano un cambiamento profondo e a una divisione». Per rimediare si sta proponendo al governo di rimettere sul mercato circa 700 mila negozi oggi sfitti: agevolazioni a chi affitta, con cedolare secca al 21%, più sgravi fiscali per le attività commerciali: «Più occupazione, più tasse pagate, più vivibilità delle città». E il problema della riqualificazione? Non riguarda solo Bolzano. «No all’abusivismo, no al commercio contraffatto, sì al recupero del degrado, ma intervenendo sull’arredo urbano, aumentando i controlli sul territorio». Tornando alla questione lavoro, il megastore «toglierà lavoro qualificato e servizi qualificati per creare un qualcosa che poi, alla lunga... lo stanno dimostrando i dati a livello nazionale: non sfugge a nessuno la difficoltà estrema di alcune grandi catene di distribuzione». Diversi marchi stanno cessando l’attività. Alla fin fine, «quello che si è cementificato, utilizzando in maniera distorta il territorio, diventa speculazione edilizia». Sono queste, le megastrutture e il loro impatto sulle realtà locali. Sintetizzando banalmente il pensiero di Vivoli, il succo è chiarissimo: il megastore farà morire tante piccole e grandi imprese, per generare un qualcosa che non è detto funzioni. E con il tempo, la megastruttura si rivelerà così per quello che è: «Una grande speculazione immobiliare in zona di pregio».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

il rimpatrio

Chico Forti, il grande giorno: di nuovo in Italia. «Non vedo l'ora di riabbracciare mia madre»

L'aereo con a bordo il 65enne trentino, condannato all'ergastolo in Florida per omicidio, è atterrato a Pratica di Mare. Visibilmente commosso ha ringraziato la presidente Meloni (foto Ansa)

IL RITORNO. Arrivato a Roma dopo 24 anni di detenzione in America
LA RICHIESTA. I legali: "Subito istanza per vedere la mamma"
IL PENITENZIARIO. A Rebibbia prima del trasferimento a Verona. Fugatti: "Presto potremo abbracciarlo"
L'ANNUNCIO. Oggi il rimpatrio di Forti. "Per me comincia la rinascita"

LO ZIO GIANNI. "Chance di nuova vita dopo una lunga battaglia"
NORDIO.
 "Straordinario traguardo politico e diplomatico"
LA SCHEDA. L'imprenditore surfista che vinse da Mike in tv accusato di omicidio a Miami

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità