Confronto tra i prezzi, a Bolzano registrati i rincari più alti

A Trento gli stessi prodotti costano mediamente il 3% in meno



BOLZANO. I negozi di Bolzano sono quelli che applicano i margini di prezzo più alti nel confronto a livello di Euregio. Lo afferma l'Astat che registra rincari elevati soprattutto per alcune tipologie di prodotti come biscotti, riso, tonno, chewing-gum e pannolini. Prendendo a riferimento i prezzi massimi, a Bolzano si spende mediamente il 3% in più rispetto a Trento. Ma su alcuni prodotti si può risparmiare.  Fare confronti tra prezzi non è semplice perché spesso non sono confrontabili i prodotti. Per questo l'Astat, accanto al criterio del prodotto più venduto, utilizza anche quello della marca predefinita. Si prende un prodotto di una determinata marca e si confronta il prezzo in diversi punti vendita.  «Per molti prodotti - afferma l'Astat dopo aver messo a confronto i prezzi di giugno a Bolzano, Trento e Innsbruck - il margine di prezzo risulta più alto a Bolzano. In particolare la differenza tra il prezzo medio e il prezzo massimo è molto più alto rispetto agli altri due capoluoghi di provincia».  Il minipaniere composto da quaranta prodotti evidenzia come in media Bolzano sia più cara del 3% rispetto a Trento se si prende come riferimento il prezzo massimo praticato nei negozi della città. In particolare, risaltano le differenze di prezzo per alcuni prodotti: lo stesso pacchetto di biscotti a Trento si paga al massimo 1,55 euro, mentre a Bolzano si arriva a 2,7. Il detersivo per la lavatrice che a Trento non costa mai più di 5,87 euro, a Bolzano si paga anche 10,8 euro. E la stessa confezione di tonno in olio di oliva a Bolzano costa 5,57 euro contro i 3,45 indicati come prezzo massimo a Trento. In generale, a Bolzano si pagano di più gli alimentari, mentre si risparmia dal barbiere e al bar, dove rispetto a Trento costano meno l'aperitivo, il bicchiere di vino, la birra o la pizza al taglio.  L'Astat sottolinea però come prendendo come riferimento il prezzo minimo invece di quello massimo, a Bolzano si riesce anche a risparmiare. Un consumatore particolarmente attento che riuscisse ad individuare il prezzo più basso per ogni prodotto girando i vari punti vendita della città, per i 40 prodotti del minipaniere spenderebbe 121,36 euro contro i 151,52 del prezzo medio e i 192,74 del prezzo massimo. In pratica, scegliendo bene tra le varie offerte, acquistando gli stessi prodotti si potrebbe risparmiare oltre 70 euro.  Non a caso il direttore del centro consumatori Walther Andreaus consiglia sempre di confrontare i prezzi praticati dalle diverse catene: «Un consumatore attento può risparmiare molto acquistando i prodotti giusti nel posto giusto».  Prendendo a riferimento il criterio del prodotto più venduto, invece, Bolzano è a metà strada fra Trento - che si conferma la città più conveniente - e Innsbruck. Il confronto, avverte però l'Astat, in questo caso può trarre in inganno perché l'offerta è molto ampia e prendendo in considerazione solo il prodotto più frequentemente acquistato le oscillazioni di prezzo sono maggiori. (mi.m.)

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