Consigliere leghista espulso per «assenteismo»

La circoscrizione Europa-Novacella approva la decadenza di Gioele Sacchet Ma il Carroccio lo difende: «I consigli di quartiere sono inutili, li chiuderemo»


di Alessandro Bandinelli


BOLZANO. Espulso per le troppe assenze, così è finita l’avventura in consiglio circoscrizionale di Gioele Sacchet, eletto tra le fila leghiste nella circoscrizione di Europa Novacella. È decaduto per le troppe assenze dopo una mozione del consiglio stesso. Un quartiere, quello di Europa Novacella, dove la Lega può fare affidamento su buona fetta di elettorato, tanto da essere premiata alle ultime elezioni con ben due consiglieri.

La mozione di espulsione di Sacchet, su proposta della consigliera Caterina Foti (Casapound), è stata appoggiata dalla quasi totalità dei consiglieri presenti. Neanche il compagno di partito il presidente del consiglio di quartiere Franco Giacomazzi si è messo contro, astenendosi al voto.

«Nessun accanimento contro la persona, ma è un fatto di serietà nei confronti degli elettori - dice Caterina Foti - questa persona si è presentata solo per l’elezione del suo presidente di quartiere e poi più nulla, dicono per motivi di lavoro, e a me può anche stare bene il problema è il partito che non è intervenuto per risolvere questa situazione».

Sui motivi della defezione di Sacchet, si è espresso Franco Giacomazzi: «Non poteva venire perché lavora in un bar.Il suo datore di lavoro pare che fosse inflessibile tant’è che più volte il consigliere aveva espresso il desiderio di cambiare lavoro. Per questo non lo abbiamo sostituito, poi gli altri nella lista erano comunque indisponibili.

Non ho nulla da eccepire sul provvedimento, non critico chi lo ha votato, io stesso mi sono astenuto, tuttavia si poteva anche evitare dal momento che tra due mesi lasceremo tutti, e il procedimento di decadenza invece darà del lavoro in più agli uffici comunali».

Sulla questione è intervenuto anche Carlo Vettori (Lega Nord): «Il consigliere non poteva andare per motivi di lavoro, non abbiamo avuto modo di sostituirlo perché la persona nella lista dopo di lui era impossibilitata ad andare per problematiche legate all’età e alla salute.

Ribadiamo che non è che sia costato un euro ai cittadini di Bolzano dal momento che uno è pagato con un gettone di presenza solo se si presenta.

Comunque uno dei punti del prossimo programma sarà l’abolizione delle circoscrizioni perché secondo noi sono dei doppioni di quello che succede già in consiglio comunale, gran parte del centro destra è d’accordo con questa proposta.

Da quello che vedo, al di là della circoscrizione di Don Bosco che lavora molto bene e forse sarebbe l’unica da salvare, penso che le decisioni prese in circoscrizioni possano essere prese benissimo in consiglio comunale».

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