Consiglieri, Bolzano dovrà rivedere le indennità

Domani il vertice a Roma, anche le «speciali» alle prese con il decreto Monti Regione: oggi la legge sui Comuni, ma senza i tagli agli stipendi dei sindaci


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Caos sui costi della politica. La Svp strappa con l’assessore Roberto Bizzo e decide di discutere già oggi in consiglio regionale(presidente Rosa Thaler) il disegno di legge sui Comuni: arriva così in aula il testo originario dell’ex assessore Margherita Cogo, ancora privo del maxi emendamento Bizzo. Ma in questo modo manca tutta la parte sul taglio delle indennità di sindaci e assessori comunali e restano i tagli ai Consigli che mettono a rischio la rappresentanza italiana. Sempre a proposito di costi della politica, si sono riuniti ieri i capigruppo provinciali per discutere del vertice di domani a Roma che riunirà, su convocazione del premier Mario Monti, i presidenti delle Regioni, delle Province autonome, dei consigli regionali e provinciali di Bolzano e Trento. Incerta la presenza del presidente Luis Durnwalder, che ha previsto per oggi e domani il suo viaggio a Bruxelles. Buona parte dei capigruppo chiedono al presidente del consiglio provinciale Mauro Minniti di indicare al vertice di Roma la disponibilità a una maggiore trasparenza sui finanziamenti ai gruppi, con rendicontazione, mettendo però in chiaro che «Bolzano non ha nulla a che fare con gli sprechi del Laziogate e, soprattutto, quando si parla dei finanziamenti ai gruppi va tenuto conto che i dipendenti dei gruppi sono pagati dai gruppi stessi, non dal consiglio provinciale e regionale». Più che precisare, si tratta però di capire l’obbligo anche in Alto Adige di applicare le misure di taglio dei costi della politica previsti nel decreto del governo della scorsa settimana. Il testo del decreto è stato distribuito ai capigruppo: la sensazione è che le «speciali», con alcuni distinguo, siano dentro al provvedimento come tutte le Regioni.

I diktat di Monti. Il tema è stato affrontato ieri anche dal Sole 24 ore, con una pagina intitolata «Indennità e poltrone: un terzo dei tagli nelle Regioni speciali». Le Regioni speciali e ordinarie dovrebbero sottostare alle direttive sulla riduzione di giunte e consigli regionali (provinciali nel nostro caso) in base alle previsioni della legge del 2011. L’altra misura prevista è l’adeguamento delle indennità e dei fondi ai gruppi consiliari in base ai valori registrati nella Regione più virtuosa. L’indicazione della Regione virtuosa spetta alla Conferenza dei presidenti entro il 30 ottobre o al Consiglio dei Ministri in caso di inottemperanza. Secondo le proiezioni del Sole 24 ore, l’indennità più virtuosa sarebbero i 2.646 euro netti al mese dei consiglieri regionali dell’Abruzzo: ma non vengono conteggiati rimborsi e diarie, che possono raggiungere cifre record. Per quanto riguarda l’indennità dei presidenti regionali, la Regione virtuosa dovrebbe essere l’Umbria con 3.718 euro netti mensili assegnati al governatore. Per i gruppi, il parametro dovrebbe essere la Puglia: 18 euro ogni 100 abitanti.

Secondo il Sole, su 173, 037 milioni di risparmi del decreto Monti, 59,351 (il 34%) arriveranno dalle Regioni a statuto speciale. Bolzano contribuirebbe per 188.700 euro con il taglio di numero di consiglieri e assessori provinciali (non viene citata Trento), 588.226 euro di riduzione delle indennità e 661.824 euro di taglio ai fondi consiliari. Briciole in confronto alla Sicilia, che dovrebbe risparmiare 11 milioni su giunte e consigli e 12 milioni sui gruppi.

Caos sui Comuni. Maretta in maggioranza sulla nuova legge dei Comuni. La Svp ne ha discusso ieri, decidendo di non rispettare la scaletta prevista dall’assessore regionale Roberto Bizzo, che aveva fissato per il 17 ottobre un incontro con le opposizioni. La Svp ha deciso di non rinviare la discussione della legge oggi in consiglio regionale, che arriverà nel testo originario, privo dei tagli alle indennità delle giunte comunali. Esclusa l’approvazione oggi, visti i 670 emendamenti dell’opposizione.

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