Consiglieri, più decoro Il decalogo in Provincia
Pugno di ferro sul comportamento in aula, al voto il nuovo regolamento Multa di 50 euro per chi disturba i colleghi. Obbligo di presenza per la giunta
BOLZANO. Più rigore in aula. Troppe telefonate, chiacchiere da un banco all’altro, giornali sfogliati, camicie non appropriate. Il consiglio provinciale aggiorna il regolamento e fissa la nuova etichetta del comportamento in aula. Il testo, promosso dal presidente del consiglio provinciale Thomas Widmann e limato con i capigruppo, verrà votato nella seduta che inizia oggi. A malincuore Widmann ha dovuto cedere sull’abbigliamento dei colleghi. Dal regolamento sono spariti sia l’obbligo di cravatta che l’eventuale sanzione da 50 euro, a discrezione del presidente stesso. Si è arrivati a una indicazione più generica di richiamo a un comportamento e abbigliamento dignitoso: «Il consigliere, in quanto rappresentante della popolazione altoatesina, mantiene un aspetto decoroso e agisce sempre in modo trasparente, obiettivo e dignitoso adeguando il proprio abbigliamento e comportamento al prestigio insito nella carica». Il Consiglio chiede anche un maggiore rispetto da parte della giunta provinciale, che nei momenti di «stanca» latita dall’aula. Queste le regole: «Anche i componenti della giunta provinciale hanno l'obbligo di presenza. In ogni caso la giunta provinciale deve presenziare alle sedute del Consiglio con almeno più della metà dei suoi componenti. Qualora la giunta non sia presente con almeno la metà dei suoi componenti, la seduta viene interrotta fintanto che non è presente in aula almeno la metà dei componenti della giunta. Tale regola può essere derogata in casi eccezionali con decisione unanime del collegio dei capigruppo». È stata accesa la discussione sullo sfoglio dei giornali. I consiglieri si sono opposti all’ipotesi di vietare quotidiani e riviste in aula: la lettura dei giornali serve per l’aggiornamento professionale. Senza esagerare e preferibilmente sul tablet, è il compromesso raggiunto: «La lettura di giornali o altri mezzi d'informazione nella sala consiliare è strettamente correlata all'esercizio del mandato e, in considerazione della digitalizzazione del Consiglio, avviene possibilmente mediante l’uso di dispositivi digitali». È passato invece il pugno di ferro sull’uso del telefono in aula: è vietato in linea di principio. Multa di 50 euro per i consiglieri che usano il telefono in modo molesto. Multa anche per le suonerie e in caso di conversazioni o comportamenti che disturbino i lavori. Novità anche per i visitatori. Per ragioni di sicurezza, all’ingresso verrà chiesto di depositare un documento d’identità. E in caso di temi scottanti in discussione, i cittadini non potranno esibire «striscioni, cartelloni o bandiere».