i contrari al progetto

Contestate le regole «Così il no è impossibile»

BOLZANO. Il progetto Benko? «Non può morire...». Continuano le polemiche sulla veste che il commissario straordinario del Comune Michele Penta ha deciso di dare alla consultazione popolare sul Pru di...



BOLZANO. Il progetto Benko? «Non può morire...». Continuano le polemiche sulla veste che il commissario straordinario del Comune Michele Penta ha deciso di dare alla consultazione popolare sul Pru di via Alto Adige. Sotto accusa finisce la decisione di firmare il progetto Benko, se la consultazione verrò vinta dai «sì», mentre di congelare la decisione e sottoporre il verdetto al prossimo consiglio comunale nel caso di vittoria dei «no». È durissimo su questo aspetto l’ex assessore Luigi Gallo (A sinistra per Bolzano): «La delibera sul progetto di riqualificazione di via Alto Adige è stata bocciata dal consiglio comunale di Bolzano la scorsa estate. La pur pessima legge provinciale prevedeva che il consiglio si esprimesse e il consiglio comunale si è espresso. Negativamente. Prima di dimettersi il sindaco uscente, come suo ultimo atto, ha riavviato l' iter della delibera, come se nulla fosse successo. Ora l' amministrazione straordinaria del Comune di Bolzano decide una consultazione popolare, ma dichiara che se vince il sì allora il Comune darà subito il via libera. Ma se vince il no, si congela tutto. Il Commissario non firma, ma il progetto rimane comunque in piedi ancora e toccherà al nuovo consiglio comunale decidere. Questa la cronaca». Ecco quindi la conclusione di Gallo: «La morale di questa vicenda appare chiara: quel progetto, piaccia o meno, è immortale, non potrà mai essere bocciato e si auto-riproporrà all' infinito finché qualcuno non l' approverà. Io trovo tutto questo agghiacciante». Dado Duzzi (vice presidente Unione commercio, già candidato sindaco con «Nuova città con Duzzi» ) sceglie il sarcasmo per la sua stilettata verso la consultazione: «Se il risultato del referendum sarà un si, allora il nostro prode Paladino della democrazia, che più diretta non si può, sarà pronto e lieto di firmare. In caso contrario, demanderà democraticamente la decisione al prossimo consiglio comunale. Così si fa. Non vengano a questuare sul fatto che il consiglio comunale ha già detto no a quel progetto. Dire “no” non è democratico. La Democrazia non si può svilire con un no. La si esalta solo con un doveroso sì». Questa mattina volantinaggio di Sel in corso Italia contro il progetto.













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