Contributi casa, ecco chi li prenderà

L’assessore Tommasini: «Faremo come in Trentino. Esaurito il budget bisognerà slittare all’anno successivo»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Ormai è solo una questione di tempo. Anche per i contributi casa, poco importa se per l’acquisto o la ristrutturazione. Entro la metà del 2015, infatti, la giunta provinciale indirà il suo primo bando, con tanto di budget (tetto massimo di spesa), e per la prima volta ci sarà anche chi resterà a bocca asciutta. Finiti i soldi a disposizione, infatti, bisognerà aspettare l’anno successivo. «Le graduatorie - sottolinea l’assessore provinciale Christian Tommasini - saranno stilate tenendo conto del criterio del bisogno. Ciò significa che reddito e carichi familiari, ad esempio, avranno un peso importante». Per il sistema altoatesino, basato da sempre sul contributo casa (che per anni ha contribuito a «drogare» i prezzi di mercato), si tratta di una piccola rivoluzione.

Assessore Tommasini, è la fine di un’era in cui si riusciva - sempre e comunque - ad accontentare tutti?

«Il primo bando, con i nuovi criteri, dovrebbe essere ragionevolmente pronto entro la metà del 2015. Diciamo che ci siamo adeguati a ciò che fa da tempo, ad esempio, il Trentino. Noi intendiamo però mantenere una cadenza annuale, mentre c’è chi assegna i contributi solo quando ci sono risorse disponibili».

Chi farà domanda entro il 2014, o comunque nei primi mesi del 2015, avrà la garanzia (se in possesso dei requisiti) di avere il contributo?

«Sì, certo. Saranno gli ultimi residenti a beneficiare dell’attuale sistema».

Quando sarà possibile saperne di più sulla data esatta?

«A breve sarà fissato il budget nella Finanziaria, poi ad inizio dicembre incontreremo le parti sociali per stabilire i criteri. In ogni caso, quando saremo pronti, ne daremo notizia, in modo tale che tutti possano saperlo con un po’ di anticipo».

Quale sarà il budget a disposizione dell’edilizia agevolata?

«Grazie ai 16 milioni di euro che abbiamo trovato in extremis ritengo sarà possibile toccare quota 100 milioni».

E in che modo saranno ripartiti questi fondi?

«In linea di massima 50 milioni di euro saranno destinati alle domande per l’acquisto e la ristrutturazione, 30 milioni ai fondi per i Comuni nelle nuove zone di espansione e i restanti 20 milioni all’Ipes».

Bolzano che cifrà avrà?

«Nel capoluogo ci sono molte più richieste che altrove, quindi 20 milioni circa saranno riservati solo all’area Druso. Ne fruiranno, ovviamente, anche le coop».

Ma le domande del «contributo casa» (per l’acquisto o la ristrutturazione) stanno continuando a salire?

«Sì, il trend è questo. Nel 2012 abbiamo avuto 2.344 domande, nel 2013 sono salite a 2.420 e nel 2014, sebbene ci sia ancora un mese di tempo, siamo già a 2.476».

Era proprio necessario introdurre un budget massimo?

«Sì, per esigenze di bilancio e pianificazione. La Provincia ha anche altre priorità. E in futuro, chi vorrà il contributo, dovrà avere un pizzico di pazienza in più».

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