Coop via Cadorna, la tegola dell’Imi 

Il contenzioso. L’amarezza di 53 famiglie che dal 2011 attendono di costruirsi un alloggio ma tutto è bloccato dai ricorsi Ogni socio ha già speso 100 mila euro. Oltre al pagamento annuale dell’imposta sul terreno che si aggira sui 1.200 euro



Bolzano. «oltre al danno anche la beffa. non solo non sappiamo se e quando potremo iniziare a costruire gli alloggi, ma dobbiamo anche pagare l’imi sul terreno. in quanto edificabile è gravato dall’imposta. complessivamente abbiamo pagato circa 1200 euro a testa all’anno: l’ultima rata a dicembre. la cosa assurda è che se fossimo riusciti a costruire l’appartamento, non pagheremmo niente di imi, dal momento che per tutti è la prima casa». è lo sfogo di uno dei soci che, nel 2011/2012, era entrato nella cooperativa “laurino” (l’altra è la “wolke 07) che all’epoca faceva capo a confcoop, oggi cooperdolomiti.

Il progetto pensato per il ceto medio - fortemente voluto dall’allora vicepresidente della giunta provinciale christian tommasini - prevedeva la costruzione di 53 alloggi in due palazzine in via cadorna, al posto dei campi da tennis. pur di comprarsi l’appartamento in una delle zone belle di bolzano, molti - praticamente tutti i soci delle due coop - si erano indebitati.

«ci avevano assicurato che era tutto a posto - racconta il socio, un bolzanino di 39 anni - e ci avevano consigliato di comprare subito il terreno. gli alloggi sarebbero stati ultimati per la fine del 2015. purtroppo, le cose sono andate diversamente. i vicini si sono opposti all’edificazione sui vecchi campi da tennis: lo scavo è stato bloccato ed è fermo ormai da anni. ogni socio ha speso in media sui 100 mila euro per il terreno al quale si aggiungono le spese legali».

La pratica di via cadorna ha avuto anche un iter molto tormentato sotto il profilo amministrativo ed è stata una delle prime “grane” che la giunta caramaschi si è trovata a dover risolvere, facendo ripartire da zero l’iter.

Un anno fa, a febbraio, il via libera in consiglio comunale alla variante di assestamento al piano urbanistico comunale: una riguarda proprio via cadorna, in quanto riduce la distanza dello scavo dal muro d’argine, portandola da dieci a cinque metri. sembrava la volta buona, per far partire i lavori, ma sono arrivati nuovi ricorsi al tar e al tribunale superiore delle acque.

«purtroppo - dice il socio - è tutto fermo. impossibile fare previsioni sulla partenza dei lavori. impossibile, vista la situazione, trovare qualcuno che subentri nella cooperativa. a dicembre il comune ci ha inviato da pagare l’imi. noi come cooperativa avevamo chiesto di scalarci almeno la parte di imposta riferita al periodo in cui l’area è stata declassata da edificabile ad agricola, per consentire al comune di ripartire con la procedura urbanistica. ma ci hanno risposto che non era possibile».













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