Cordata anti-Benko, pronto il progetto

Il megastore di via Alto Adige disegnato da Podrecca sarà presentato venerdì. E sabato apre alla città una mostra all’Eurac



BOLZANO. Megastore di via Alto Adige. Podrecca risponde subito a Chipperfield. E Oberrauch risponde a Benko. "Nessuna diffida al Comune, anche se i suoi tempi stanno diventando biblici - dice Roland Buratti del cda della cordata bolzanina - ma cerchiamo, prima, di rispondere con i progetti". E la risposta è questa: Podrecca ha finito il suo lavoro. E' a punto l'idea architettonica che si metterà' in linea di collisione con il “Kaufhaus Bozen”. Altri parametri, funzioni alternative, forse più verde. Dice l'archistar austro-italo-veneziana: «Sarò a Bolzano la prossima settimana. E' tutto pronto, lucidi, rendering, disegni. Allora si capirà perché siamo scesi in campo». Podrecca ieri era a Vienna. Poche ore poi raggiungerà gli altri suoi progetti . E dopo, architetto? «Venerdì sono a Bolzano». Questa volta non per discutere. Infatti, tre giorni fa si è riunito il consiglio di amministrazione del gruppo Oberrauch. All' ordine del giorno la definizione del programma per la presentazione del progetto definitivo per il quadrante di via Alto Adige: prima l'illustrazione ai soci, poi una mostra "aperta" all'Eurac . Probabile che l'evento all'ex Gil sia stato assemblato sulla falsariga dello show-room allestito da Benko al piano terra di Palazzo Menz. Un luogo dove confrontarsi con i cittadini, non soltanto con gli specialisti. Quest'ultimo avverrà il giorno prima l'inaugurazione della mostra permanente. In quell'occasione la cordata di imprenditori altoatesini illustrerà il suo progetto al consiglio comunale e tenterà di incrementare la schiera degli investitori. «Siamo una public company - spiegano i portavoce del cda - non siamo speculatori. L'intenzione non è bloccare Benko. O, peggio, metterci di traverso per impedire qualsiasi evoluzione in senso innovativo dell'offerta commerciale a Bolzano. Questa e' l'occasione per riunire forze imprenditoriali e culturali per fare qualcosa di omogeneo al l'identità del capoluogo».

Questo l'intento, come dire, propulsivo. In realtà il gruppo ha tentato in queste settimane di mettere a punto un progetto alternativo anche dal punto di vista urbanistico. Aggiunge Roland Buratti: «Si capirà subito che Podrecca ha tentato di mettere chiaramente in relazione gli edifici che sorgeranno nel quadrante di via Alto Adige con l'area che ospiterà poi il grande progetto della riconversione ferroviaria. Ma la connessione con l'Areale non dovrà essere solo formale, architettonica, ma sostanziale. Un progetto dovrà nascere in funzione dell'altro». A questo punto, con la proposta di Benko-Chipperfield ormai definita nei dettagli, quella di Oberrauch-Podrecca altrettanto delineata e in presenza della diffida arrivata l'altro giorno in municipio, rischiano di apparire insostenibili eventuali rallentamenti nella messa a punto, da parte del Comune, dei paletti urbanistici e commerciali entro cui dovrà dispiegarsi il bando di concorso. Sono passati sei mesi dalla presentazione del primo progetto. L'estate incombe. Nelle prossime settimane i nodi dovrebbero essere sciolti da parte del sindaco e dell'assessorato all'urbanistica. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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