Corruzione all'Ipes di BolzanoRispoli: "C'era una cricca all'opera"



BOLZANO. ''L'ipotesi di accusa è che una cricca di imprenditori aveva un rapporto privilegiato con alcuni dipendenti dell'Ipes, che ricevevano regali in rapporto percentuale all'entità degli appalti''.

Lo afferma il procuratore capo della Repubblica di Bolzano, Guido Rispoli, commentando l'inchiesta che ha portato all'arresto di nove persone e alla denuncia di altre 14.

''Per il momento c'è un quadro indiziario molto chiaro. Con le indagini dobbiamo ora fare ulteriori accertamenti'', dice ancora Rispoli che, per quanto riguarda le accuse, parla di ''usura con alcuni profili di estorsione'', per ''arrivare alla corruzione''.

''Bisogna capire se c'era proprio un meccanismo di retribuzione percentuale. Anche la Guardia di finanza, che verifica presunte evasioni fiscali, dovrebbe darci un aiuto nella ricostruzione dei singoli appalti'', conclude il procuratore.













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