Corte dei Conti, processo Sad legittimo

I giudici hanno respinto tutte le eccezioni di nullità: regolare la segnalazione della Guardia di Finanza



Tutte le eccezioni sollevate dagli avvocati ingaggiati dalla Provincia non hanno trovato accoglimento. La Corte dei Conti ha infatti rigettato l’istanza di nullità del procedimento a carico degli assessori provinciali di due legislature, del presidente Durnwalder e di sei funzionari provinciali. Sono tutti accusati di aver provocato un danno erariale rilevante per aver proceduto a rimborsare alla Sad, sotto forma di contributi di esercizio, le somme di Irap (cioè di imposte fiscali) pagate dalla società. Va precisato che l’inchiesta riguarda alcuni anni di rimborsi in cui le persone citate davanti ai giudici contabili hanno ricoperto responsabilità diverse in diversi lassi temporali. In occasione dell’udienza di una ventina di giorni fa, gli avvocati difensori avevano sollevato una questione preliminare di base che avrebbe potuto inficiare tutto il procedimento, rendendolo nullo. In sostanza, come spesso accade per i procedimenti davanti alla magistratura contabile, le difese avevano contestato l’avvio stesso della procedura che non sarebbe stato legato ad una notizia certa di danno erariale. In sostanza fu un esposto dell’allora funzionario provinciale Tristano Vicini a provocare indirettamente la contestazione in questione. Ma l’esposto che Vicini aveva depositato per una serie di presunte pesanti irregolarità nella gestione del trasporto pubblico in Alto Adige non ha mai fatto riferimento alla vicenda Irap. Fu la Guardia di Finanza, nel successivo intervento, ad accorgersi della questione ed a segnalare le presunte irregolarità alla Procura contabile. Un iter che, secondo il collegio di difesa, non sarebbe in sintonia con le disposizioni di legge in materia di procedimenti di contestazione della magistratura contabile. Di qui la richiesta di nullità che avrebbe chiuso il contenzioso tra Provincia e Corte dei Conti ancor prima che fosse avviato il procedimento nel merito. In realtà la speranza degli avvocati di veder archiviare tutto è andata delusa ieri. I giudici contabili hanno ritenuto del tutto legittimo l’operato della Guardia di Finanza e hanno dunque disposto la prosecuzione della causa che, in relazione al rimborso dell’Irap concesso dalla Provincia alla Sad (società privata concessionaria di trasporto pubblico) dovrà dunque entrare nel merito. L’assunto della Procura è chiaro: nessuna disposizione di legge, nè statale nè provinciale, contemplava un’esenzione totale o parziale delle imprese di trasporto locale dal pagamento dell’Irap.(ma.be.)

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