Cortina difende le sue oche

Ieri la tradizionale corsa nonostante la protesta de l Fronte Animalista: «Ma da noi vivono bene»


di Bruno Tonidandel


CORTINA. Una protesta, seppur pacata, del Fronte Animalista di Bolzano, non ha interrotto la corsa delle oche, forse la maggior attrazione della festa di San Martino, che si è svolta ieri per onorare il patrono del paese. Per la cronaca, ha vinto il volatile Clementina con il tempo di 4 minuti e 37 secondi, molto più alto di quello fatto segnare lo scorso anno da Serafina, 42 secondi. Ieri Clementina ha quasi preso in giro le altre quattro concorrenti. È partita, dopo il via, sparatissima ma si è arrestata a metà percorso. Ha bloccato così le rivali, ha sbattuto un paio di volte le ali ed è tornata al punto di partenza trascinandosi dietro le avversarie. Poi ha tentennato ancora, ha bevuto dell'acqua e quindi è partita a razzo, tagliando il traguardo con un discreto margine sulle altre. Gli animalisti, una mezza dozzina, hanno assistito alla gara ma sono ancora convinti che a Cortina le oche si maltrattano. «Patiscono lo stress di correre sull'asfalto davanti alla gente; soffrono troppo». Di diverso pensiero Bepi Stevanato, colui che ha ideato la corsa delle oche 25 anni fa e i cui proventi delle scommesse vanno all'Associazione sportiva. «L'oca - ci ha detto - è il simbolo del paese. Specie in passato era l'uccello più diffuso nelle case dei contadini, visto che Cortina si trovava quasi in mezzo all'acqua, ambiente ideale per questo volatile». È quindi sorpreso di questa azione del Fronte Animalista. «I cinque volatili che partecipano alla gara sono allevati qui e alimentati con verdura, crusca e cereali e liberi di pascolare sotto i frutteti e di sguazzare nei fossati».

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