Cortina e San Michele braccio di ferro sull’uso dell’idrovora

L’impianto in Rotaliana deve essere usato in caso di pioggia Il sindaco Mayr chiede un vertice con il Consorzio di bonifica


di Bruno Tonidandel


CORTINA. Si è instaurato un braccio di ferro fra il sindaco di Cortina, Manfred Mayr, e i responsabili del Consorzio di bonifica di San Michele all’Adige, in provincia di Trento. Motivo del contendere, il mancato azionamento dell’idrovora in occasione delle ultime abbondanti piogge del 10-11 novembre che hanno portato all’allagamento di alcune zone di Cortina: fondi, strade, cortili e abitazioni. Il problema non è nuovo. Cortina nasce su un banco di sabbia formato dopo un alluvione dell’Adige, all’epoca non regolamentato da argini. Il paese quindi è tuttora circondato dalle acque e soprattutto dall’Adige. In caso di violente e persistenti piogge il livello di tutti i corsi d’acqua della vallata (dai fossati di scolo al fiume) si innalza andando a lambire fondi e abitazioni.

Per ovviare all’inconveniente anni addietro era stata realizzata un’idrovora nella zona di San Michele all’Adige, che dovrebbe essere azionata in casi di emergenza per “pescare” l’acqua di fosse e canali di scolo e immetterla nell’Adige. Questo non è stato fatto durante le ultime abbondanti piogge con conseguente allagamento di alcune zone di Cortina.

Essendo responsabile della Protezione civile in paese, il sindaco Manfred Mayr, dopo un sopralluogo per valutare i danni dell’alluvione e dopo aver parlato con le famiglie danneggiate, esasperate della situazione, ha inviato una lettera a Rudolf Pollinger, responsabile della Ripartizione opere Idrauliche della Provincia e al presidente della Comunità comprensoriale, Oswald Schiefer, esponendo il problema e chiedendo nel contempo un incontro anche con i responsabili del Consorzio di bonifica di San Michele.

«Questo problema - ha scritto il sindaco - deve essere risolto: non è giusto che alcune famiglie di Cortina debbano subire danni da allagamenti a ogni pioggia abbondante. Ci saranno dei rimedi, come alzare il manto stradale o installare nuovi condotti d’acqua».

Non si è fatta attendere la risposta della Provincia. Pollinger ha comunicato al sindaco Mayr di aver discusso il problema con i responsabili della Protezione civile Staffler e Coali, i quali si sono proposti di incontrare i vertici del consorzio rotaliano. Si rileva anche che l’attivazione dell’idrovora porta a costi ingenti che dovranno assumersi le due Province. In ogni modo il problema va assolutamente risolto in tempi brevi. «Non devono esserci cittadini di prima e di seconda categoria», ha concluso Mayr.

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