Corvara, la frana sfiora due masi

Val Passiria, caduti a valle 15 mila metri cubi di terra e sassi. Monitorata la parete: niente evacuazione


di Ezio Danieli


MOSO IN PASSIRIA. Un altro pezzo rilevante di montagna è franato a Corvara, piccola frazione di Moso in alta val Passiria. Oltre quindicimila metri cubi di materiale si sono staccati, poco dopo mezzogiorno, di domenica da un costone già pericolante e sotto costante controllo.

Con un rumore impressionante sono finiti a valle terminando la loro corsa a ridosso di una stradina comunale. Anche stavolta la frana non ha creato alcun problema alle persone che abitano nei due masi che si trovano a ridosso dello smottamento. Non c'è bisogno che questi residenti lascino le loro abitazioni anche in presenza, pressoché scontata, di ulteriori cedimenti del costone instabile.

I geologi della Provincia, che si sono portati immediatamente a Corvara dove sono tornati ieri mattina per effettuare l'ennesimo sopralluogo, hanno potuto accertare che la causa di questo nuovo crollo sono le continue piogge cadute nei giorni scorsi. L'acqua piovana - e le temperature relativamente miti rispetto al periodo di tardo autunno -si è infiltrata nella montagna ed ha compromesso la stabilità del terreno. Che ha ceduto scaricando a valle prima del terriccio, poi una serie di massi anche di dimensioni notevoli i quali hanno portato con sé diversi alberi rimasti sul versante. In tutto -è stato calcolato - dovrebbero essere precipitati oltre 15 mila metri cubi di materiale. Ancora troppo poco se si pensa che almeno altri 50 mila metri cubi rischiano di venire giù da un momento all'altro.

Preso atto, con soddisfazione, che non si sono verificati danni né alle cose né tantomeno alle persone, i geologi, il sindaco di Moso Willy Klotz ed il vicesindaco che è proprio residente a Corvara, non hanno potuto far altro che decidere il continuo monitoraggio della frana per non farsi sorprendere da altri smottamenti. Di più, allo stato attuale delle cose, non è possibile fare. Non resta che attendere che l'intero costone pericolante frani perché un intervento per tentare di bloccare lo smottamento è impossibile in quanto troppo pericoloso. Le famiglie dei due masi prossimi al fianco destro della frana possono rimanere nelle rispettive dimore: il sindaco Klotz non ha firmato l'ordinanza di evacuazione neppure per le ore notturne come era invece accaduto il mese scorso.

Allora, come si ricorderà, le undici persone che abitano nei masi erano state costrette a trascorrere le ore notturne in paese a Corvara perché si temeva che un eventuale crollo potesse interessare anche i due rustici. Invece la situazione - proprio quando erano franati quasi 30 mila metri cubi di materiale - non aveva provocato rischi. Da allora il sindaco aveva revocato la sua ordinanza di evacuazione notturna. E oggi, all'indomami del nuovo crollo, non sembra intenzionata a ripristinarla. In tutto in attesa di un ulteriore crollo del costone, perdurando la pioggia insistente e soprattutto le temperature che restano miti. Col freddo infatti il terreno dovrebbe ghiacciare e bloccare, almeno fino a primavera, l'incubo della frana.

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