Costa: «Questa volta il senatore tocca a noi»

Oggi il vertice con la Svp, il Pd proporrà la candidatura di Frena sul collegio Domani Roma decide il capolista, Bressa è dato ormai per scontato



BOLZANO. Sarà Gianclaudio Bressa il capolista alla Camera del Pd. Luisa Gnecchi ha buone chance di vedersi riconosciuto il terzo posto, in posizione di eleggibilità. Antonio Frena è il nome che oggi il Pd proporrà alla Svp per il collegio senatoriale Bolzano-Bassa Atesina, all’interno di una rosa che vede anche Karl Trojer e Mauro De Pascalis. È questo lo scenario dato per scontato nel Pd dopo la tesa seduta di sabato in cui sono emerse più critiche del previsto sulla candidatura di Bressa ed è stato deliberato di chiedere a Roma il terzo posto per la deputata uscente. Così il vicesegretario Carlo Costa: «Preferisco non commentare i mal di pancia e puntare sul risultato straordinario di avere Luisa Gnecchi al terzo posto. Ritengo che questa sarà la decisione che uscirà dalla direzione nazionale (domani, ndr). Avere nei primi tre posti Michele Nicoletti e Luisa Gnecchi, vincitori delle primarie in Trentino e Alto Adige è la soluzione più ragionevole. Ciò dovrebbe chiudere definitivamente le polemiche». Su Bressa capolista né Costa né Frena usano più il condizionale. «Ormai ciò è trapelato», spiega Costa, «D’altronde, se Bersani si è riservato di indicare i capolista, meglio per noi che si tratti di una persona da sempre vicina all’autonomia». Questa mattina è previsto il vertice della Svp con il Pd sul Senato in Bassa Atesina. Nel pomeriggio la trattativa diventerà regionale, con incontri allargati a Patt e Upt per l’eventuale accordo con il montiano Lorenzo Dellai. Questa volta, assicura Costa, «il Pd punta ad avere il candidato al Senato, dopo tre legislature del senatore Peterlini». Da qui la decisione di spendere il nome del segretario Frena. Guido Margheri (Sel) appoggia la candidatura: «Sarebbe veramente grave se la Svp ancora una volta rivendicasse il senatore». Alle voci critiche uscite in assemblea si aggiunge quella del renziano Carlo Bassetti: «Come componente dell’assemblea nazionale venivo invitato alla assemblea provinciale senza diritto di voto. Da qualche tempo le persone nella mia condizione non vengono più invitate. Paura delle critiche? Bene il terzo posto di Luisa Gnecchi: sarebbe stato inimmaginabile avere in posizione a rischio la vincitrice delle primarie, ma qualcuno ci ha provato. Su Frena al Senato sono sconcertato: se l’obiettivo era presentare alla Svp un dirigente di partito e non un esponente della società civile, allora si dovevano fare le primarie». Stanca di polemiche Vanda Carbone: «C’è troppa tensione sul capolista, è una cosa che accade sempre. Da politici impegnati da molti anni mi aspetto una diversa capacità di affrontare questi argomenti». (fr.g.)

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