BOLZANO. Onori e oneri dell’autonomia. Così la giunta regionale vuole muoversi nel suo disegno di legge per tagliare i costi della politica negli enti locali, ossia nei Comuni. Il provvedimento, anticipa l’assessore Roberto Bizzo, «seguirà i binari di quanto come Regione avevano detto a Roma. Il governo ci disse: tagliate i costi della politica, e noi abbiamo risposto che lo avremmo fatto ma decidendo noi come e dove, pur lasciando a Roma la decisione sul quanto. Così farà la Regione coi Comuni: noi diremo quanto (Bizzo non dà ulteriori indicazioni, ma si vocifera di una percentuale di risparmio uguale a quella dei consigli provinciali, ndr) e i Consigli dei Comuni trentino e altoatesino ci diranno dove e come: se sul numero dei consiglieri, sui gettoni di presenza, sulle indennità o altro. Poi con delibera o regolamento renderemo effettive quelle proposte». Ma l’autonomia non ha solo vantaggi: «Se entro un determinato periodo i Comuni non faranno quanto stabilito, interverrà la Regione con tagli lineari».

Alcuni elementi saranno invece già contenuti nella legge: ad esempio alcune incompatibilità nel cumulo di indennità pubbliche, il ricorso alle e-mail per le convocazioni, ecc. Alto Adige e Trentino presenteranno proposte diverse «perché diverse sono le due realtà: in Trentino ci sono 217 Comuni, in Alto Adige 116, quindi il taglio sul numero dei consiglieri ha un peso diverso. Inoltre in Alto Adige si toccherebbero gli equilibri etnici. Per questo è meglio se in Provincia di Bolzano i Comuni risparmino su altri capitoli come le indennità ai sindaci».

Insieme a questo disegno di legge sarà presentato anche quello, cui lavora la presidente Rosa Thaler, sul taglio alle indennità dei consiglieri provinciali: «Ma non è vero che questo ambito è più urgente, la spesa per i Comuni è maggiore di quella per i consigli provinciali». ©RIPRODUZIONE RISERVATA