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Costi delle abitazioni, l’allarme del Centro casa: «Cresce il disagio»

Le richieste alla nuova giunta provinciale: potenziare gli investimenti e un piano di rinegoziazione degli affitti. No alla costruzione nella zona produttiva di Bolzano



BOLZANO. Il Centro Casa Mieterschutz esprime forte preoccupazione per la situazione abitativa in Alto Adige, segnata da anni di assenza di politiche per la casa in grado di fare i conti con la crescente povertà. Un tavolo di confronto, il potenziamento degli investimenti sul patrimonio immobiliare esistente e sulla sua espansione e un piano di rinegoziazione degli affitti: sono queste le richieste dell'associazione degli inquilini alla nuova Giunta provinciale.

Per il Centro Casa la forte incidenza dei costi dell'abitazione sui redditi, oltre all'aumento dell'inflazione, sono i segnali evidenti di un disagio abitativo crescente. L'associazione ritiene quindi urgente l'attivazione di tavoli di confronto e la previsione sul territorio di strumenti di intermediazione pubblica per il reperimento di alloggi da destinare alla domanda di case ad affitti compatibili con i redditi dei nuclei famigliari in difficoltà. Il Centro Casa, contrario al costruire nella zona produttiva di Bolzano, chiede di individuare terreni, anche verso i Comuni confinanti con il capoluogo, oggi adibiti ad altra destinazione, sui quali costruire edilizia agevolata, come quella sociale.

L'associazione ritiene urgente un piano di rinegoziazione degli affitti in grado di allineare gli affitti privati ai redditi degli inquilini. A livello locale la situazione è particolarmente critica. Come evidenzia il Centro Casa Mieterschutz, mentre il reddito da lavoro è fermo, gli affitti non si sono fermati, inoltre una parte del patrimonio abitativo è stato sottratto al mercato dell'affitto residenziale.

Il Centro Casa continua infine a chiedere la creazione del Fondo per la morosità incolpevole, che non trova applicazione nelle province di Bolzano e Trento. L'obiettivo del fondo è la tutela degli inquilini che non riescano a pagare l'affitto, in caso di comprovata difficoltà. Se da una parte nulla è stato previsto per gli inquilini, nella scorsa legislatura la Giunta provinciale ha istituito il Fondo di garanzia a tutela dei locatori, che, per il biennio 2022/2024, prevede uno stanziamento futuro di 2,5 milioni di euro a copertura degli oneri derivanti. 













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