BOLZANO. I Comuni dicono no al taglio delle indennità di sindaci e assessori. Si dichiarano invece favorevoli alla riduzione dei consigli comunali e possibilisti sul divieto di cumulo di indennità tra giunte comunali e comunità comprensoriali. Tende al freddo la riposta arrivata dal Consiglio dei Comuni all’assessore regionale Roberto Bizzo, che sta elaborando il disegno di legge sul contenimento dei costi della politica a livello di Comuni e comprensori e ha chiesto al Consiglio dei Comuni di Bolzano e Trento di indicare le misure per arrivare a una riduzione stimata inizialmente al 7% e ora allineata a quanto taglieranno i consiglieri regionali. Anticipa Arno Kompatscher (presidente del Consiglio dei Comuni): «Abbiamo già dato un parere sulla bozza dell’assessore Bizzo. Diciamo no al taglio delle indennità dei sindaci, quando i consiglieri regionali-provinciali ancora stanno studiando la loro legge. Vorremmo ricordare che un sindaco con la propria indennità deve pagarsi, a differenza dei consiglieri provinciali, la previdenza e le assicurazioni. Inoltre non si tiene conto che nei Comuni più piccoli il sindaco opera di fatto come un dirigente comunale, con il risparmio che ciò comporta per l’amministrazione». I sindaci altoatesini sono tra i più pagati d’Italia. Replica Kompatscher: «Ma nei Comuni fino a 1200 abitanti Consiglio più giunta costano 40 mila euro all’anno». Bizzo ha annunciato che se i Comuni non delibereranno le riduzioni, procederà la Regione con tagli lineari. L’assessorato regionale agli enti locali ha elaborato una stima dei risparmi ipotizzati: 5 milioni in tutto il territorio regionale. Nei Comuni altoatesini si punta ad un risparmio di 1,070 milioni di euro all’anno dai compensi delle giunte, cui vanno aggiunti 50 mila euro di tagli ai compensi dei presidenti delle comunità comprensoriali, 7000 euro dei presidenti dei consigli comunali, 2600 euro dei consigli circoscrizionali.

Nei Comuni fino a 2000 abitanti è prevista la soppressione dell’indennità agli assessori, da sostituire con gettoni di presenza. Previsto anche il divieto di cumulo delle indennità per mandati in enti diversi.

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