Bolzano

Covid, aumentano i contagi nelle Rsa: salta l’Estate da brivido 

Il vicesindaco Luis Walcher: «Stanno ripartendo le infezioni, non possiamo rischiare». Quattro casi a Villa Armonia. Chiuso fino al 27 giugno il centro diurno per persone con disabilità



BOLZANO. «Stanno ripartendo i contagi nelle case di riposo e nelle strutture per persone con disabilità, non possiamo permetterci di rischiare. Stiamo ancora facendo alcune valutazioni, ma in questa situazione riteniamo che la scelta migliore sia quella di rinunciare all’organizzazione dell’iniziativa “Estate da brivido”. Peccato, perché proprio in questi giorni di afa, sarebbe stato un prezioso aiuto per gli anziani». Così il vicesindaco Luis Walcher ha annunciato che anche quest’anno, per il terzo consecutivo, il Comune cancella “Estate da brivido”.

L’iniziativa che si svolgeva - l’ultima volta è stato nel 2019 - all’interno di alcune case di riposo, gestite dall’Assb, oltre che nelle sedi delle associazioni attive sul fronte della terza età.

In modo diverso “Un’estate da brivido” offriva agli anziani, in particolare a quelli soli, la possibilità di passare le giornate più calde all’interno delle case di riposo, in ambienti refrigerati e in compagnia. Proprio quello che ci vorrebbe in queste giornate di afa, in cui fa già caldo al mattino e a Bolzano si registrano temperature intorno ai 34-35 gradi. Una situazione meteorologica che proseguirà tutta la settimana.

«All’interno delle strutture - conferma l’assessore Juri Andriollo - notiamo che il virus sta tornando a circolare e la cosa ci preoccupa. A Villa Armonia abbiamo due casi di positività tra gli ospiti e altri due tra gli operatori; nel centro diurno per persone con disabilità di viale Europa su otto utenti, la metà sono positivi. Per questo si è deciso di chiudere la struttura fino al 27 giugno».

Sta invece migliorando la situazione al Centro ciechi di vicolo del Bersaglio, dove nei giorni scorsi si sono contagiate tra le 12 e le 15 persone, su un totale di 45-50 residenti permanenti. Successivamente hanno rifatto il test e solo uno è risultato positivo. « Anche se la malattia in genere - spiega ancora Andriollo - si sviluppa in modo meno grave rispetto a quanto avveniva nei mesi scorsi, non possiamo esporre le persone anziane al rischio del contagio».

Condivide in pieno la scelta anche Liliana Di Fede, la direttrice dell’Assb che gestisce le case di riposo del Comune: «Non ci sono le condizioni per aprire le case di riposo a persone che arrivino dall’esterno, per passare qualche ora al fresco. In città so che ci sono associazioni che stanno organizzando altre iniziative. Non possiamo rischiare di essere di nuovo costretti a richiudere tutto. Questo virus ci ha insegnato che bisogna continuare a tenere alta la guardia, perché basta poco e i contagi, nel giro di qualche giorno, diventano tanti». A.M.













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