Cresce la disoccupazione: in città 857 senza lavoro

Siamo passati dal 5,7 per cento del 2011 al 6,4% del luglio di quest’anno Va meglio nel Circondario: il 5,3 per cento si è iscritto nelle liste di collocamento


di Giuseppe Rossi


MERANO. Per ogni quindici persone che a Merano lavorano, una è a casa e non riesce a trovare un posto di lavoro. I dati sulla disoccupazione in riva al Passirio continuano a crescere in maniera preoccupante e mettono nero su bianco la cornice di una crisi che non si attenua e che anzi diventa sempre più acuta. Rispetto ai 12.544 occupati segnalati dalla ripartizione lavoro della Provincia alla fine di luglio, esistono 857 persone che sono iscritte alle liste di disoccupazione. Rispetto ai primi sette mesi dello scorso anno, il numero dei senza lavoro è cresciuto di 84 unità. Poco? A guardare indietro si direbbe proprio di no. Negli ultimi sei anni il numero dei disoccupati non era mai stato così alto e nell'anno 2007 eravamo addirittura a 671 senza lavoro. In termini percentuali, dopo anni, la soglia di disoccupazione torna a superare il 6%: siamo passati dal 5,8 dello scorso anno al 6,4% di luglio 2012. Confrontando i due dati, quello degli occupati e dei senza lavoro, appare inoltre chiaro che l'incremento dei disoccupati non è dovuto all'arrivo di nuovi abitanti, ma al calo dei posti di lavoro a disposizione. A soffrire di più sono gli uomini (440 senza lavoro), dopo che fino all'anno 2008 erano state le donne a essere in testata alla poco edificante classifica. Sul fronte degli occupati invece, lavorano più donne (6.400 persone) rispetto agli uomini (6.144). Anche se in maniera meno pesante, la crisi occupazionale si respira anche nei paesi del circondario. Il tasso di disoccupazione è passato dal 5 al 5,3% con una platea di 1.198 persone che sono iscritte alle liste di disoccupazione e che non riescono a portare a casa uno stipendio a fine mese. I segnali che però arrivano dal circondario sono per alcuni aspetti diversi rispetto alla città. In periferia a soffrire dell'assenza di un lavoro sono in particolare le donne: i disoccupati, due su tre sono donne (753 iscritte alle liste di disoccupazione contro 445 uomini). Altro dato differente è quello degli occupati. Pur crescendo in termini assoluti i disoccupati (passati in un anno da 1.127 a 1.198) cresce in numero delle persone che hanno trovato lavoro, e non di poco. A luglio 2011 ad avere un lavoro nel circondario erano 21.050 persone, quest’anno nello stesso periodo sono 21.342, ben trecento lavoratori in più.

Questo particolare fenomeno alla ripartizione lavoro della Provincia lo spiegano con l'anticipo della stagione della raccolta in agricoltura e con un incremento, sempre in periferia, anche dell'attività turistica. L'agricoltura, a Merano città invece, ha un peso molto meno rilevante e quindi non è tale da influenzare il livello di occupazione medio. In riva al Passirio, infine, i posti di lavoro tornano a scendere dopo tre anni di incrementi consecutivi.

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