BOLZANO

Cristo Re, il Comune toglie i parcheggi e i residenti si infuriano

Gli abitanti protestano per la riduzione dei posti auto per residenti e la trasformazione  in spazi blu a pagamento. Lauria: «Noi penalizzati: non siamo stati coinvolti nelle scelte dell’amministrazione»


Filippo Rosace


BOLZANO. Protestano gli abitanti della zona di corso Italia e Cristo Re, per la drastica riduzione dei posti auto destinati ai residenti, nell’ambito del restyling della piazza e della demoricostruzione dell’ex cinema Concordia, trasformato in appartamenti.

«Restituire lo spazio pubblico della piazza ai cittadini». È uno dei passaggi focali della lettera dell’architetto Paolo Bellenzier, direttore della Ripartizione 5 Pianificazione e Sviluppo del Territorio del Comune, a Salvatore Lauria, presidente del Club scherma Bolzano e residente in corso Italia, in risposta alla “sollecitazione” per un chiarimento che aveva chiesto in merito al progetto di ristrutturazione di piazza Cristo Re.

Progetto che, come teme Lauria e non solo lui, “trasformerà i parcheggi per i residenti in parcheggi a pagamento o con disco orario”.

«È previsto - si legge - di liberare l’intera area da auto e muretti divisori, riducendo il numero dei posti auto per i residenti a favore di posti auto blu, anche per incentivare le attività commerciali della zona».

La risposta ovviamente non ha soddisfatto gli abitanti della zona Cristo Re, i quali attraverso Lauria hanno scritto direttamente al sindaco Renzo Caramaschi.

La protesta. «Dopo la prima lettera al sindaco, il primo cittadino mi ha risposto tramite l’architetto Bellenzier – dichiara deluso Lauria –. Come siamo arrivati a questo punto? Quando ho saputo che sarebbe stato deciso il rifacimento della piazza, e prevedendo che qualcosa non sarebbe andato nel senso voluto, ho chiesto un appuntamento al presidente del Consiglio di quartiere di Gries-San Quirino che, al termine dell’incontro, promise di farmi avere ulteriori informazioni. Invece non mi ha più chiamato.

Ad un certo punto – continua Laria - ho scritto la prima lettera ottenendo una risposta evasiva ed anche, a mio avviso, inconcludente. Ho scritto la seconda lettera chiedendo un appuntamento al sindaco, e in quell’occasione Caramaschi mi ha ripetuto che bisogna dare la piazza ai cittadini e che ci sono troppi parcheggi nella “zona rossa” (San Quirino, la zona delimitata da Corso Italia, Corso Libertà e Via Druso, ndr). Questa zona rossa è veramente molto critica, perché ci sono pochi parcheggi “bianchi”. Quando toglieranno tutti questi posti da piazza Cristo Re, i residenti non sapranno più dove lasciare la macchina, a meno che non si vada in piazza Vittoria o in via Orazio, dove comunque è sempre pieno. Sono molto arrabbiato, devo ammetterlo, anche perché hanno individuato una zona di 20 metri per mettere due bidoni della spazzatura, usando superfici che potevano essere altrimenti utilizzati per i parcheggi».

Nella risposta indirizzata a Salvatore Lauria c’è anche l’indicazione ad usufruire del grande parcheggio “Piazza Tribunale”, facendo l’abbonamento.

Il garage del Tribubale. «È questa la cosa che ritengo più grave: quella che l’amministrazione risponde al cittadino dicendo che basta pagare per risolvere il problema. Lo sappiamo tutti, ma non dev’essere questa la soluzione, anche perché pur volendo in quel grande parcheggio c’è una lista di attesa abbastanza lunga per poter fare un abbonamento. Sono anch’io in lista ed occupo la 50esima posizione. Anzi occupavo, perché dopo la mia lettera, la Seab mi ha informato che è disponibile un parcheggio per le mie esigenze. Praticamente ho scalato le posizioni dal 50esimo posto al primo».

I residenti della zona si lamentano per non essere stati coinvolti dall’amministrazione comunale nella decisione di rivoluzionare la sistemazione della piazza con conseguente trasformazione degli spazi in bianchi in spazi blu.

«È vero – conclude Lauria – nessuno ci ha mai contattato per informarci di questo e chiedere anche il nostro parere. Ripeto, quella zona è veramente un’area calda sotto il profilo della viabilità e dei parcheggi, quindi mi sarebbe sembrato più che normale che, dovendo pensare ad una ristrutturazione, si dovesse chiedere anche il parere a chi abita lì, tramite gli organismi comunali di riferimento. A proposito, c’è un’altra questione che mi piacerebbe sapere: che fine faranno gli alberi della piazza Cristo Re? Abito in quella zona dal 1970 e con quegli alberi ci sono cresciuto, non vorrei che si commettesse un ulteriore scempio del verde cittadino».













Altre notizie

Attualità