BOLZANO

Custode pestato, la rabbia del Teatro 

La direttrice della Fondazione: «Situazione fuori controllo, siamo preoccupati». L’uomo preso a pugni e lasciato a terra


di Mario Bertoldi


BOLZANO. La vittima del pestaggio di venerdì sera verso le 22 sotto il portico del teatro comunale che si affaccia su piazza Verdi è il custode della struttura. E’ un sessantenne trovato sanguinante a terra da altri addetti all’attività del teatro che hanno dato l’allarme facendo intervenire un’ambulanza.

Secondo quanto raccontato dal malcapitato, gli autori dell’aggressione e del pestaggio sono tre nordafricani, colti sul fatto dal custode mentre tentavano di rubare una bicicletta sistemata nella rastrelliera a due passi dal Caffè Verdi (a quell’ora chiuso) che confina con l’edificio del teatro.

L’uomo ha pagato il coraggio di intervenire immediatamente per cercare di evitare che i tre potessero dileguarsi con la bicicletta che stavano rubando. Un coraggio che in poche battute si è rivelato insufficiente ad affrontare l’aggressività dei tre ladri che hanno iniziato a colpirlo con calci e pugni, del tutto incuranti del fatto che la zona è abbastanza trafficata anche la sera dato che siamo in pieno centro nei pressi di una fermata dell’autobus e del tracciato della pista ciclabile.

L’aggressione è avvenuta verso le 22 quando all’interno del teatro era ancora in corso (nella sala sotterranea del teatro studio) una replica dello spettacolo “Il senso della vita di Emma”. E’ impensabile che gli aggressori sapessero che si tratta di una commedia dalla durata di 3 ore. Dunque nessuno poteva contare sul fratto che dal teatro non uscisse nessuno.

In realtà i tre stranieri si sono dimostrati molto violenti anche perchè abituati a non subire conseguenze serie anche nel caso di arresto. Il custode, colpito da diversi pugni in faccia, ha perso un dente. E’ stato portato in ospedale e medicato.

Ne avrà per circa due settimane oltre alla necessità di sottoporsi alle cure di un dentista. Agli agenti di polizia , che lo hanno sentito, ha detto di essere intervenuto subito (e da solo) perchè convinto di farcela a difendersi in quanto abituale frequentatore di palestre e (in passato) amante di sport estremi. Molto probabilmente non pensava nemmeno che la reazione dei tre immigrati potesse essere così violenta.

Ora gli inquirenti stanno tentando di identificare i tre aggressori grazie alle telecamere di sicurezza che hanno ripreso tutto. I tre sono stati ripresi a volto scoperto. Ieri la polizia ha lanciato un appello affinchè i cittadini, anche in presenza di reati evidenti, evitino di intervenire di persona mettendo a rischio la propria incolumità ma segnalino immediatamente quanto sta avvenendo al 112.

Se il custode del teatro si fosse comportato in questa maniera le forze dell’ordine avrebbero raggiunto la zona in pochi minuti (tutto il centro storico è pattugliato con diversi equipaggi), avrebbero probabilmente arrestato i tre migranti e lo stesso addetto del teatro non sarebbe finito all’ospedale.

Il brutale episodio ripropone però il problema della sicurezza in una zona che da tempo è considerata a rischio soprattutto per la parte retrostante il teatro che confina con via Alto Adige (accanto allo stabile della Camera di Commercio). La direttrice della Fondazione teatro, Maria Clara Pagano, ha segnalato più volte il degrado della zona. «Mi hanno assicurato che sono stati potenziati i controlli - puntualizza - ma pare proprio che non siano sufficienti.

Negli ultimi tempi, infatti, si sono verificati diversi episodi sgradevoli ed allarmanti. Più volte mi è stata espressa la preoccupazione di quanto avviene nella zona retrostante il teatro (una specie di cortile interno) che si presta ad abusi di diverso tipo, essendo una zona riparata e fuori da occhi indiscreti».

Secondo la direttrice della Fondazione sarebbe auspicabile un maggior presidio di tutta l’area perchè non è più solo una questione di decoro (per accampamenti abusivi di chi dorme all’aperto) ma di sicurezza. «Si è superata una soglia delicata - afferma la direttrice - già un anno fa ho fatto presente la situazione con una lettera direttamente al sindaco, con invio di documentazione fotografica. Capisco comunque che anche il sindaco si trovi in difficoltà perchè la redistribuzione degli immigrati in altri Comuni è sempre problematica».













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