Da Merano alla Toscana per produrre Montalcino

Caroline Pobitzer vive in provincia di Siena: segue solo l’agricoltura biologica «Torno in Alto Adige perché amo i monti: ma qui trovo la vera cultura del vino»


di Ezio Danieli


MERANO. Caroline Pobitzer è meranese. Suo marito Jan Hendrik Erbach è enologo, viene dalla zona di Baden Baden in Germania. Insieme continuano ad impegnarsi nel produrre vini genuini che rispecchiano il più possibile le caratteristiche del territorio che è quello sul versante nord est fra Montalcino e Castelnuovo dell'Abate.

Siamo in Toscana "dove mi trovo a meraviglia - dice Caroline Pobitzer - perché qui respiro il balsamo e dove c'è un'autentica cultura del vino". Sei appezzamenti di terreno,un impianto diviso in sei appezzamenti dove tutti i lavori "vengono fatti a mano, senza utilizzare pesticidi o diserbanti seguendo i criteri dell'agricoltura biologica", afferma Caroline che aggiunge: "La vinificazione avviene con macerazioni e fermentazione spontanea senza lieviti aggiunti in tini di acciaio e botti di rovere".

Anche l'imbottigliamento è portato a termine senza che il vino sia filtrato. La produzione è di circa 25 mila bottiglie suddivise in Montalcino Docg, in Rosso di Montalcino Doc e Piandorino Igt. L'azienda Pian dell'Orino è certificata dall'Aiab. «Abbiamo raggiunto risultati significativi - dice Caroline Pobitzer - grazie ai nostri vini. Mio marito, dopo essersi trasferito dalla Francia qui a Montalcino, svolge l'attività di consulente enologico come libero professionista. Lui segue la parte dei vigneti e la cantina, io la parte commerciale e del marketing». Caroline parla cinque lingue: "Grazie a mia madre svedese ed al fatto che sono cresciuta in Alto Adige parlo il tedesco, lo svedese, l'inglese, lo spagnolo ed inoltre l'italiano. Questo è un indubbio vantaggio per i contatti che ho con i clienti all'estero". Nonostante il successo avuto con l'azienda agricola di Pian dell'Orino, Caroline Pobitzer conserva una modestia innata.Ama ripetere che "non si appare per quello che si ha" e poi spiega "che nella nostra tenuta si fa tutto a mano. E' un lavoro artigianale che ci piace; sfruttiamo ogni cosa che ci dà la terra. Questo l'ho imparato fin da giovane quando ho iniziato a capire di vino lavorando presso Castello Katzenzungen dove la mia famiglia è proprietaria anche della vigna più vecchia e più grande d'Europa visto che ha circa 600 anni e un'estensione di 350 metri quadrati. E' sotto tutela ambientale e, quando l'annata è buona, produce 700 bottiglie di vino bianco chiamato Versoaln. Poi, con mio marito, abbiamo spostato la nostra attenzione su Montalcino dove lavoriamo, bene, da parecchi anni".

Torna mai a Merano? "Si spesso ma solo perché amo la montagna. Oramai sono toscana a tutti gli effetti: qui, nella zona del Montalcino, c'è il balsamo e la cultura del vino. Non potrei mai rinunciarvi". La stagione attuale come è stata? "Faticosa, per la continua pioggia. Ma i risultati sono incoraggianti. Il nostro vino è di qualità. E questo è importante".













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità