Dai 5Stelle a Casapound: mozione di sfiducia a Caramaschi

Bolzano. Il caso Areale ha compattato le opposizioni. La destra, con Unitalia, Fratelli d'Italia, AA nel cuore, poi la Lega, i 5Stelle con Casapound provano a dare una spallata alla giunta: oggi...



Bolzano. Il caso Areale ha compattato le opposizioni. La destra, con Unitalia, Fratelli d'Italia, AA nel cuore, poi la Lega, i 5Stelle con Casapound provano a dare una spallata alla giunta: oggi presenteranno una mozione di sfiducia congiunta. Ci sarà un voto in consiglio e, in questo modo, l'idea sarebbe quella di far emergere le contraddizioni nella maggioranza. Nel gruppo, nonostante ogni sigla “colorerà” poi la mozione con proprie specifiche motivazioni, non c'è FI. E infatti Alberto Sigismondi, che con Benussi costituisce il gruppo azzurro, spiega: «Se anche condivido nella sostanza l'offensiva nei confronti di una giunta che ha perso qualche pezzo, non sono d'accordo nel metodo: tatticamente, proporre una mozione di sfiducia compatterà ancor più la coalizione». E anche quelli che hanno mostrato segni di nervosismo (Gennaccaro, Della Ratta), intende il consigliere, sarebbero indotti a serrare le fila. Ma Gabriele Giovannetti, esponente del centrodestra che tiene insieme AA nel cuore, Uniti per Bolzano, Unitalia e Fratelli d'Italia fa la conta dei “pezzi” che questa giunta ha perduto negli ultimi anni: «Partendo dal gruppo Bizzo, per passare attraverso le dimissioni di Sandro Repetto, fino alle ultime, clamorose, del vicesindaco Baur - spiega il consigliere - è evidente che questo governo comunale è partito con una formazione e sta concludendo il mandato con un'altra. Mi sembra quanto meno discutibile». Al centro, naturalmente, e quasi per tutti i gruppi coinvolti nella mozione di sfiducia, c'è la questione Areale. E' dentro questo progetto che le opposizioni provano dunque ad incunearsi negli interstizi lasciati liberi da una serie di distinguo emersi in questi ultimi mesi e culminati con il "gran rifiuto" del vicesindaco. A sua volta, proprio Sigismondi, assente nel gruppo che presenterà la mozione, ricorda di aver invece presentato un "articolo 31" per indurre il consiglio a dedicare tutta una seduta ad affrontare il nodo anche politico del grande progetto infrastrutturale dello spostamento della ferrovia. «Quello ha un senso - spiega - per far emergere i problemi: una mozione si risolverà invece in una prova di forza a favore della giunta...».

L'altro fronte che le opposizioni intendono aprire è quello legato al pums, il piano della mobilità sostenibile con al centro anche il tram e che provocato alcune fibrillazioni tra il gruppo Gennaccaro e il sindaco. Anche su questo punto la mozione intende fare chiarezza. C'è poi la Lega. Luigi Nevola, suo esponente di punta in consiglio, ha invece l'intenzione di deviare le critiche soprattutto sul tavolo della sicurezza: «Bolzano vive ogni giorno episodi legati alla presenza di stranieri, dovuta alle precedenti gestioni governative. In queste condizioni - spiega Nevola - è inutile accusare sempre Salvini per i rimpatri. Il quale, tra parentesi, ha appena varano un nuovo piano sicurezza. Serve invece, fare quello che è possibile ora, ad esempio aderire al programma strade sicure...» .Infine i 5Stelle: la loro presenza tra i firmatari della mozione e accanto a CasaPound, si comprende tenendo conto delle continue richieste di “maggior trasparenza” rivolte alla giunta e, secondo i pentastellati, poche volte esaudite. In conclusione: la mozione viene presentata unitariamente, ma ogni gruppo la riempirà poi dei contenuti che più ne caratterizzano l'identità.

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