Dal Comune e dai genitori un salvagente per il Vke

Rischia di saltare l’appuntamento col Ludobus nei parchi, molto amato dai bimbi L’assessore Volani: «Noi ci siamo ma serve più collaborazione delle famiglie»


di Bruno Canali


LAIVES. In primavera, la presidente della sezione Vke (Associazione campi gioco e ricreazione) di Laives e Vadena, Winnie Haase Maturilli, aveva lanciato un accorato appello alle famiglie e all'amministrazione comunale: «Il progetto Spilù, con il Ludobus - aveva detto - nato nel 2001 con l'obiettivo di far crescere l'identità collettiva e il senso di appartenenza al luogo dove si vive coinvolgendo i bambini che altrimenti vivono situazioni di isolamento, stimolandoli a integrarsi, dopo 10 anni non beneficia più del sostegno da parte del distretto sociale. Il finanziamento quindi rimane esclusivmente a carico di Comune, Provincia e autofinanziamento da parte dei soci Vke». Per questo ad aprile era stato distribuito tra le famiglie un questionario nel quale si chiedeva di esprimere in sostanza il gradimento o meno per le proposte dell'associazione e l'eventuale disponibilità a collaborare.

«Ancora non abbiamo analizzato compiutamente i risultati del questionario - dice la presidente del Vke - ma contiamo di farlo prossimamente. Sappiamo comunque che i bambini sono contenti dell'offerta e così anche gli adulti, salvo che poi pochi collaborano con noi. Insieme all'assessore comunale Dario Volani quindi vedremo come riprendere a settembre».

E Volani non si tira certo indietro: «Il concetto di fondo - spiega - è che il Vke offre un servizio e un'esperienza che richiedono adesione non solo da parte dei bambini ma pure delle loro famiglie. In altre parole, il Vke non vuole essere, un “lunapark” dove parcheggiare i figli per qualche ora ma un'occasione di partecipazione. Sappiamo che a Bronzolo e Vadena le famiglie hanno aderito più che a Laives alle sollecitazioni dell'associazione e per quel che ci riguarda lo scopo non è solo erogare contributi ma fare le cose necessarie per rilanciare l'iniziativa insieme alle famiglie. Dovrà essere un'occasione per fare esperienze e porsi domande, un laboratorio insomma, anche per conoscere meglio i propri figli. Il gioco del resto è anche cooperazione ed è su questa linea che intendiamo lavorare per rilanciare l'azione da settembre».

Ora ci sono un paio di mesi di sosta, ma alla ripresa autunnale, Vke e assessorato alle attività giovanili lavoreranno per rilanciare le iniziative dell'associazione.

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