Dal sindaco la taglia per trovare i vandali: «Vanno educati»

San Lorenzo, cento euro per individuare i colpevoli Ausserdorfer: «Ci vuole rispetto per i beni della comunità»



SAN LORENZO DI SEBATO. Cento euro per avere informazioni sugli autori di alcuni atti di vandalismo che nei giorni scorsi hanno fatto pessima mostra di se stessi a San Lorenzo di Sebato. Li offre il sindaco Martin Ausserdorfer e, se sembrano una sorta di taglia, vogliono essere un passo “verso l'educazione e la promozione di una più forte cultura del rispetto del bene comune”. Insomma, i cento euro (eventualmente sborsati di tasca propria dall'amministratore, è chiaro) sono una specie di simbolico incentivo non tanto a denunciare o autodenunciarsi, ma soprattutto ad avviare un percorso di sensibilizzazione.

Ausserdorfer parte da una premessa: “Parliamo di episodi fastidiosi, ma di per sé non eclatanti: un segnale stradale scarabocchiato con lo spray, la lampada di un tunnel rotta, altra segnaletica sporcata. Il tutto lungo la pista ciclabile che segue il corso della Rienza tra San Lorenzo e Brunico. Piccolezze, ma mi dà fastidio l'atteggiamento che credo le ispiri”.

Ed ecco il punto: “È vero, su un segnale è stata tracciata una svastica, ma sono convinto che non ci sia dietro nessun preciso significato ideologico o politico. Si tratta sostanzialmente di mancanza di rispetto per ciò che rappresenta un bene di tutti. Nessuno si sognerebbe di imbrattare la propria bici o danneggiare il proprio smartphone, ma quando si ha a che fare con beni della collettività alcuni chissà perché si sentono liberi di farci ciò che vogliono, persino di usarli male o sporcarli o danneggiarli”.

Ausserdorfer allora vorrebbe intercettare queste persone, “vorrei discutere con loro, spiegare loro che comunque questi atti di vandalismo non vanno fatti, capire cosa c'è alla base di questi comportamenti ed educare al rispetto delle cose della comunità”.

I vandalismi hanno un costo per gli enti pubblici che devono ripulire scritte e imbrattamenti e riparare oggetti danneggiati: “Occorre far capire a quanti agiscono così che creano dei disservizi e causano delle spese, e occorre far cambiare mentalità, introdurre e alimentare una cultura della comunità e delle cose di tutti”.

Se i cento euro offerti serviranno a individuare i responsabili dei vandalismi dei giorni scorsi e a “promuovere con loro una discussione aperta”, bene. “Ma anche se non ci saranno risposte o riscontri alla mia proposta – conclude Ausserdorfer – continuerò con il mio proposito di intessere un confronto che aiuti tutti a comprendere il valore di condividere, usare nel modo appropriato e salvaguardare le cose di tutti”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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