Darwin autorizzata a volare il 6 aprile

Si tratta dei test diurni e serali in attesa dell’accordo tra Enac e Ministero. Durnwalder: «Ma non ci sono ancora garanzie»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La buona notizia è che l’Enac ha autorizzato finalmente la compagnia svizzera Darwin Airline a fare gli annunciati test di prova (atterraggio e decollo da Lugano) sabato 6 aprile. Quella cattiva, invece, è che l’Ente nazionale per l’aviazione civile non è ancora riuscito a convincere il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulla regolarità dell’assegnazione al vettore elvetico (con una trattativa privata, dopo due gare andate deserte) della proroga per la linea Bolzano - Roma, per la quale scadranno il 3 aprile i termini per il bando triennale. «La cosa peggiore che ci può capitare - ha commentato ieri il governatore altoatesino Luis Durnwalder - è che non ci saranno voli fino a fine giugno. È chiaro che per noi si tratta di una situazione imbarazzante. Lo scalo è chiuso da 4 mesi e i ritardi per autorizzare la proroga ci stanno causando un danno significativo in termini di immagine». Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann, che quando sente parlare di aeroporto, almeno nell’ultimo periodo, scuote la testa. «Abbiamo scritto un numero infinito di volte a Roma senza ottenere la risposta che ci aspettavamo. La lentezza con la quale stanno andando avanti le cose è mortificante e ovviamente ci penalizza. Tanto Darwin Airline quanto Alitalia hanno scritto all’Ente nazionale per l’aviazione civile sottolineando il loro pieno appoggio anche a coprire il servizio in proroga, in attesa che parta il bando triennale, ma almeno per ora la situazione non è ancora stata sbloccata. Confidiamo che ciò avvenga davvero il prima possibile».

Di sicuro le pressioni da parte della Provincia stanno aumentando col passare dei giorni, anche perché avere uno scalo semideserto non può certo fare piacere a nessuno. «Abbiamo fatto - conclude Widmann - tutto quello che era nelle nostre possibilità. Anzi, molto di più. Ora tocca all’Enac e al Ministero».

A prendere la questione di petto, a questo punto, dovrebbe essere l’Enac, che sta cercando di convincere i funzionari del Ministero sulla necessità di assegnare un servizio in proroga con una trattativa privata. I costi, tra l’altro, sarebbero interamente a carico della Provincia di Bolzano e sono stati stimati - con la rotta onerata - in circa 100 mila euro al mese. Al massimo, pertanto, si tratterebbe di 300 mila euro. Una cifra non elevatissima, anche perché dal primo luglio la linea Bolzano - Roma sarà comunque coperta grazie all’appalto triennale che prevede 4 rotazioni nei giorni feriali e 2 nei weekend.

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