David Zanol muore travolto dal treno, era stato accusato di aver ucciso la madre. Disposto l'esame del Dna sui resti

La tragedia nella tarda serata di mercoledì nei pressi di Salorno



Mercoledì sera poco prima delle 22 David Zanol, 35 anni, secondo le prime informazioni diffuse dalle forze dell’ordine, sarebbe stato travolto e ucciso da un treno nei pressi della stazione ferroviaria di Salorno. Usiamo il condizionale perchè, viste le condizioni del corpo, è stato disposto l'esame del Dna per accertarne l'identità. Sembrano però esserci pochi dubbi.Accanto ai binari è stato trovato il suo cellulare.

L’uomo era stato processato e assolto dall’accusa di aver ucciso la madre Maria, provocando un incidente in auto, al fine di incassare il premio dell’assicurazione di 500 mila euro. L’incidente automobilistico risale al 10 settembre 2006. Le cause della tragedia di ieri sera sono invece ancora al vaglio degli inquirenti.

David Zanol, era finito sotto processo e assolto dall’accusa di aver ucciso la madre in un incidente della strada volontariamente provocato. Nel maggio scorso aveva ottenuto il pagamento del premio assicurativo che sarebbe stato - secondo il teorema della Procura- il movente del sospetto omicidio. Sia in primo che in secondo grado la Procura della Repubblica aveva chiesto la condanna dell’imputato all’ergastolo. David Zanol fu invece assolto in entrambi i processi dall’ omicidio volontario e condannato unicamente per omicidio colposo. Verdetto confermato anche dalla Cassazione.

L'ASSOLUZIONE. La giustizia, dunque, ha stabilito che quello avvenuto il 10 settembre 2006 alle porte di Roverè della Luna fu un incidente. Come si ricorderà l’auto guidata dall’imputato, con a bordo la madre, andò a schiantarsi solo con la parte destra dell’abitacolo contro una sporgenza del muro di cinta della caserma all’ingresso del paese. La donna morì praticamente sul colpo. Nonostante notevoli difficoltà economiche , Zanol poco tempo prima aveva assicurato la vita della madre. La polizza prevedeva il diritto di incassare 500 mila euro in caso di morte della donna, ma solo se fosse rimasta vittima di un incidente. L’assicurazione infatti non aveva accettato una copertura più ampia a seguito delle condizioni di salute della donna.

IL TESTIMONE. Nel corso del processo depose in aula davanti ai giudici anche un super testimone (Francesco Zorzi) che raccontò di aver avuto dall’imputato l’offerta di 50 mila euro per investire ed uccidere la madre in un incidente. Zorzi non accettò ma non fu ritenuto attendibile dai giudici. Così come i giudici ritennero non sufficiente altre due circostanze apparentemente molto gravi: l’incidente mortale avvenne poche ore prima la scadenza della polizza; l’imputato poche settimane prima aveva cambiato il beneficiario del premio assicurativo. Dato che avrebbe potuto avere problemi ad incassare per una pesante condizione debitoria (legata al dissesto nella gestione di un bar), Zanol dispose un cambio del beneficiario, inserendo un amico. L’accusa nel corso del processo evidenziò che ipotizzare l’incasso della polizza significava ipotizzare concretamente la morte della madre in un incidente. Sospetti su sospetti, dunque. Non bastarono per arrivare ad una condanna. Ora David Zanol ha ottenuto il pagamento del premio dall’assicurazione «Allianz», citata in giudizio in sede civile in quanto non aveva provveduto al saldo. Di fronte alla prospettiva di un nuovo lungo contenzioso, gli avvocati di Zanol hanno accettato una transazione che si è conclusa con la liquidazione di 400 mila euro.













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