Debito azzerato, la fine dell'incubo per Marino Bonatti
L’ex motociclista tetraplegico non dovrà pagare 120 mila euro di spese processuali. I suoi creditori hanno rinunciato
BOLZANO.Per Marino Bonatti, bolzanino di 43 anni, costretto a vivere il resto dei suoi giorni su una sedia a rotelle a seguito di un gravissimo incidente della strada, l'incubo è finito, cioè di non riuscire più nemmeno a gestire una situazione già altamente drammatica, con la prospettiva di lasciare alle due figlie un mare di debiti.
A permettergli di uscire dal tunnel della disperazione è stato l’avvocato Nicola Nettis a cui Marino Bonatti si era rivolto all’indomani della sentenza di primo grado .
L’incidente che ha stravolto la vita di Bonatti dopo un periodo trascorso in ospedale tra la vita e la morte risale alla mattina del 29 aprile 2013. Marino Bonatti, che da via Resia stava raggiungendo la zona industriale si è trovato la strada sbarrata da un camion della Seab proveniente da via Volta che stava svoltando a sinistra per immettersi lungo l’arginale.
Nella causa civile intentata contro il conducente del camion (Leo Untertrifaller di San Genesio), la Seab e la compagnia di assicurazione Itas, il giudice civile gli diede completamente torto assegnandogli la responsabilità dell’incidente al 100%. E così dalla speranza di ottenere un adeguato risarcimento (2 milioni e 385 mila euro) per quel camion che, di fatto, gli tagliò la strada, Bonatti si è trovato a fare i conti con una condanna a 120 mila euro di risarcimento alle controparti per le spese legali sostenute e le spese peritali.
Un mare di debiti che non avrebbe mai potuto affrontare posto che per adeguare alle sue esigenze l’appartamento ove abita, Bonatti ha acceso da qualche anno un mutuo di 180 mila euro. L’avvocato Nettis ha però trovato una via d’uscita. Ha infatti impugnato in appello la sentenza di primo grado e poi ha aperto una trattativa con le controparti chiedendo anche un atto di umanità nei confronti di una persona già con la vita distrutta. E la risposta è stata positiva.