Deleghe, la Svp sceglie anche per la Lega
Appuntamento dei leghisti con Kompatscher solo domani, il giorno stesso del voto nel Parteiausschuss: giochi quasi fatti
BOLZANO. La Lega in giunta provinciale. Una svolta storica, Ma con quali competenze per gli assessori in pectore Massimo Bessone e Giuliano Vettorato? Fino a ieri sera la risposta dei leghisti è stata: «Non sappiamo ancora. Ne dobbiamo parlare con il presidente Kompatscher, probabilmente lunedì mattina (domani, ndr)». A giochi quasi fatti. La discussione informale nella Svp è iniziata prima delle elezioni, poi è andata in crescendo, con il picco di questa settimana: tre giornate di colloqui a quattr’occhi del presidente Arno Kompatscher con gli eletti della Svp. Le caselle sono quasi completate. E non potrebbe essere altrimenti. Domani mattina è prevista una seduta del gruppo consiliare della Svp, poi alle 14.30 Kompatscher e l’Obmann Philipp Achammer presenteranno al Parteiausschuss la proposta per la squadra di giunta, con i nomi e le competenze. Se domani sarà chiaro l’assetto delle deleghe per gli assessori della Svp, lo sarà per esclusione anche per i due leghisti. Con una trattativa che è stata quasi nulla. Il senatore Roberto Calderoli lasciando Bolzano sabato scorso avrebbe dichiarato che il tema delle competenze sarebbe stato discusso a livello locale. E nulla sulle competenze è trapelato giovedì dall’incontro dei quattro consiglieri a Roma con Salvini e Calderoli.
Qualche preferenza era stata avanzata nelle scorse settimane, il sociale ad esempio. Non se ne farà nulla. Quella delega andrà a Waltraud Deeg dell’ala sociale, insieme a famiglia ed edilizia sociale, cioè l’Ipes, tradizionale «feudo» italiano, che passa di mano senza scossoni e contropartite. Viene rivendicata la presidenza italiana dell’Ipes? Non se ne parla. Sono scontate le deleghe «etniche» alla Scuola e cultura italiana: dovrebbero andare a Giuliano Vettorato, indicato da Salvini come vice presidente. Qui il margine di incertezza è dato dall’irritazione di Kompatscher per lo sgarbo del leader leghista: la scelta del vice presidente è competenza specifica del Landeshauptmann. Improbabile, ma non da escludere, che Kompatscher sposti la scelta su Bessone.
Per le altre competenze, Bessone ha espresso una preferenza per l’informatica. Sul tavolo anche edilizia pubblica, patrimonio, energia ed ambiente, integrazione. Ma nelle trattative interne della Svp, alcune di queste deleghe stanno uscendo dalla portata della Lega. Thomas Widmann, assessore in pectore alla Sanità, mira a un assessorato più forte, come segnale politico: potrebbe ricevere sia la digitalizzazione che l’edilizia sociale. Incontrandosi solo domani, la Lega ha un margine di manovra quasi nullo. Forte di quattro eletti, la Lega rischia di ottenere un ventaglio di deleghe pari o inferiori a quelle gestite negli ultimi cinque anni dal solo Christian Tommasini. Il capogruppo Carlo Vettori prova a compensare così: «Chiederò la presidenza di una commissione legislativa provinciale, magari quella che si occupa di finanze».
LA RABBIA DELLA VENOSTA. La zona ovest della provincia ha portato tre soli eletti della Svp: Josef Noggler (Venosta), Jasmin Ladurner e Arnold Schuler (Burgraviato). Schuler verrà confermato in giunta, le neo eletta Ladurner mira a un assessorato regionale. Sfumato un posto in giunta provinciale, Noggler sperava di tornare nella giunta regionale, ma è escluso (quote rosa). Venerdì è uscito a mani vuote dal colloquio con Kompatscher. Ieri sera seduta del direttivo di vallata. Noggler conferma la rabbia venostana: «I pusteresi faranno quasi il pieno. Se non sarà possibile l’assessorato, chiediamo la presidenza del consiglio provinciale». Per quell’incarico si fa anche il nome di Gert Lanz, che Kompatscher lascerà a malincuore fuori dalla giunta.
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