Delitto di Merano, chiusa l’inchiesta L’omicida rischia la condanna all’ergastolo

Il pubblico ministero Luisa Mosna ha depositato avviso di conclusione indagine. La Procura ha contestato al tunisino Aouichaoui Boubaker le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione



Due aggravanti da ergastolo: premeditazione e futili motivi. Si aggrava la posizione processuale del giovane tunisino in carcere con l’accusa di aver assassinato Erna Pirpamer, la parrucchiera meranese con la quale l’uomo aveva avuto una relazione sentimentale. Il pubblico ministero Luisa Mosna ha depositato avviso di conclusione indagine ufficializzando la contestazione dell’omicidio volontario pluri aggravato. Non hanno trovato alcun riscontro le tesi della difesa secondo le quali l’uomo era solito girare con il coltello nello zaino per potersi preparare i panini al lavoro. Al contrario sembra accertato che solo il giorno del delitto lo straniero si mise nello zai no il coltello, pronto ad essere utilizzato. Secondo la Procura la vittima sarebbe stata attirata in trappola in una sorta di tremenda vendetta. Le indagini avrebbero infatti evidenziato che non vi sarebbe stato alcun motivo legato al passaggio di proprietà di un’auto per indurre la donna ad incontrare il suo assassino.













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