salute

Demenza, in Alto Adige colpite 13 mila persone 

Sempre più giovani. Ogni anno registrati 1200 nuovi casi. Situazione peggiorata dopo il 2019, colpita anche la fascia di età fra i 49 e i 55 anni. Decine di casi coinvolgono anche gli under 40



BOLZANO. Chi lo sperimenta in famiglia, o nella cerchia delle amicizie, o in quella dei vicini di casa, sa bene quali siano le difficoltà legate alla gestione di chi è affetto da demenza e dell’enorme carico psicologico che pesa su chi assiste. In Alto Adige la dimensione del fenomeno è impressionante: oltre 13.000 persone sono affette da una qualche forma di demenza. Si contano 1.200 nuovi casi all’anno. E ora si chiede un maggiore aiuto da parte della mano pubblica.

Sempre di più, e più giovani

Secondo gli ultimi dati del ministero della salute, oltre 13.000 persone in Alto Adige sono affette da demenza. Come precisa Ulrich Seitz, l'associazione Alzheimer Alto Adige (Asaa) conta circa 1.200 nuovi casi all'anno. «La curva sale inesorabilmente. Dal 2019 si notano sempre più pazienti giovani». L'Asaa è attualmente in contatto con circa 100 persone di età compresa tra i 49 e i 55 anni, e recentemente anche con circa 20 casi di età inferiore ai 40 anni.

Modelli da aggiornare

Ulrich Seitz sta combattendo anche su altri fronti. Una questione che gli sta a cuore è il riorientamento del modello di classificazione delle cure in Alto Adige. «Questo - chiarisce - non è più aggiornato per molte patologie croniche, compresi i casi di demenza. I tempi di attesa per una classificazione sono semplicemente inaccettabili». Si tratta di circa dieci mesi). Seitz vuole convincere i responsabili delle decisioni in Alto Adige che «l'autorità competente dovrebbe inviare solo un membro del personale ai richiedenti a causa delle liste d'attesa. Se l'autorità non rispetta la scadenza di 60 giorni, dovrebbe pagare immediatamente un importo per settimana o parte di essa direttamente ai richiedenti, a meno che il ritardo non sia causato dall'assicurato perché non rispetta gli appuntamenti, eccetera. Questa è già la prassi all'estero. «Se il servizio pubblico segnala di essere sovraccarico, o se la valutazione non è stata effettuata entro 60 giorni, il servizio pubblico deve proporre all'assicurato tre valutatori indipendenti, tra cui sceglierne uno».

Nuovi servizi di consulenza

Per chi è in cerca di aiuto, il pacchetto di servizi già consolidato sarà ampliato in queste settimane con servizi di consulenza, con l'obiettivo di coprire il fabbisogno a livello provinciale. Ai "classici" del volontariato, che riguardano principalmente i gruppi di auto-aiuto in presenza e online, si aggiungeranno diversi altri servizi. Un corso di cinestetica - qui i partecipanti imparano a sviluppare la propria competenza di movimento e a usarla per sostenere i loro familiari nella loro competenza di movimento. «Questo - così Seitz - fa sì che i familiari che assistono prestino un'attenzione più specifica alla propria salute nel loro lavoro e che i familiari bisognosi di assistenza siano in grado di sviluppare una maggiore autoattività, mobilità e indipendenza». Di conseguenza, tutti i soggetti coinvolti beneficiano in egual misura di una migliore qualità di vita.

Un corso di validazione: “Aiuto, mia madre, mio padre, il mio partner ha la demenza, come devo comportarmi, cosa posso fare?” Si tratta di istruzioni per i familiari e le persone interessate che si occupano di persone affette da demenza.

Una serie di 15 presentazioni online di esperti riconosciuti di varie aree specialistiche - dal 23 novembre al 17 dicembre (principalmente il lunedì, il mercoledì e il sabato pomeriggio/sera) - destinate ai familiari che cercano soluzioni a problemi clinici, assistenziali e di diritto patrimoniale nel care-giving quotidiano. «L'obiettivo principale è quello di rafforzare le famiglie, soprattutto per i mesi invernali e le festività, poiché in questi periodi le famiglie sono sempre molto stressate».

Infine, per la prima volta in Alto Adige, un supporto dedicato per gli uomini: «L'Asaa offre regolarmente consulenza agli uomini che si sentono sopraffatti nell'assistenza domiciliare alle mogli affette da demenza o ad altri parenti attraverso due volontarie, specializzate nel campo». Tutti i dettagli sui servizi di assistenza, la maggior parte dei quali sono gratuiti, sono disponibili sul sito info@asaa.it o chiamando il numero verde 800660561 tutti i giorni, compresi i fine settimana. DA.PA

 













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