Destra, sgambetto a Urzì FdI punta su Tomada

Sigismondi: «Mai con chi assieme a Biancofiore ha bruciato il nostro patrimonio» Ncd guarda a Gennaccaro, CasaPound corre da sola, Lega e Unitalia possibilisti


BOLZANO


BOLZANO. In queste ore Alberto Sigismondi, coordinatore di Fratelli d’Italia, sta cercando di trovare il nome nuovo su cui puntare nella corsa per la poltrona di primo cittadino, ma l’impresa si annuncia tutt’altro che facile. Per questo, al momento, l’ipotesi più probabile è che alla fine FdI, presente in consiglio a Bolzano con cinque consiglieri, decida di far scendere in pista, come candidato sindaco, Mariateresa Tomada, 57 anni, funzionaria della Sovrintendenza scolastica, da una vita in politica. Del resto tirar fuori dal cilindro qualcosa di “nuovo” è difficile, se non impossibile, per tutti: e gli attuali candidati - a destra, sinistra e al centro - ne sono la dimostrazione.

All’indomani dunque dell’ufficializzazione della candidatura a sindaco di Alessandro Urzì, 48 anni, consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore, lo schieramento di centrodestra si presenta più frantumato che mai. Per ora all’appello all’unità lanciato da Urzì ha risposto solo Forza Italia di Enrico Lillo che si dice fiducioso: «Abbiamo riaperto il dialogo con il Nuovo centro destra e con Unitalia». Ma sia Lillo e ancora più Urzì sanno perfettamente che sarà dura mettere insieme le diverse anime del centrodestra per quello che si annuncia un confronto comunque difficilissimo con Luigi Spagnolli, 55 anni, sindaco uscente in corsa per il terzo mandato, che dovrebbe poter contare sull’appoggio della Svp già al primo turno.

Ma Sigismondi, un tempo amico oltre che compagno di partito, non vuol neppure sentir parlare di appoggio ad Urzì: «Quando alcuni mesi fa abbiamo cominciato a discutere di elezioni comunali, abbiamo messo due pregiudiziali: no Urzì no Biancofiore. Il motivo? Uno per tutti: sono i principali responsabili della distruzione del centrodestra. Hanno deciso di puntare comunque su Urzì e il fallimento è garantito».

Si smarca anche il Nuovo Centro Destra: «A noi - spiega Massimo Berloffa - piaceva l’idea di appoggiare la discesa in campo di Matteo Bonvicini, un profilo davvero nuovo, ma non se n’è fatto nulla. In alternativa poteva andar bene anche Lillo, Urzì assolutamente no». E quindi? «Stiamo valutando: o ci presenteremo da soli oppure si potrebbe appoggiare Angelo Gennaccaro (31 anni candidato sindaco di Io sto con Bolzano, responsabile della comunicazione di un’azienda, ndr). La decisione nei prossimi giorni».

Non hanno ancora un candidato, ma sanno perfettamente chi non appoggeranno gli esponenti di Casa Pound: «Con Urzì mai - dice Andrea Bonazza - andremo con una nostra lista».

Più possibilista Maurizio Fugatti, segretario della Lega Nord: «L’idea nostra è di correre da soli, rispettiamo comunque la candidatura di Urzì e vediamo se si aggrega il centrodestra».

Anche Gianfranco Piccolin (Unitalia) non esclude a priori l’appoggio a Urzì: «Stiamo valutando le due ipotesi: andare da soli o sostenere Alessandro».

Intanto sul fronte della destra si muove anche Vitantonio Gambetti, agente immobiliare candidato sindaco di “Insieme con Bolzano”, che cerca alleati nello stesso bacino di voti di Urzì.(a.m)













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