Di Fede: «Gli elettori puniranno i personalismi»
Il sindaco di Laives replica agli alleati Volani (Fides) e Zanvettor (Verdi) «Sono stati con me 5 anni, strano che non si riconoscano nell’attività di giunta»
LAIVES. Scomoda la Bibbia e punge con l’ironia Liliana Di Fede nel rispondere e contestualizzare la sua visita a Giorgio Zanvettor e Dario Volani. Il contatto con gli esponenti Ecosociali, infatti, era stato letto come un riavvicinamento dopo la negazione delle primarie. Per il sindaco uscente, però, la prospettiva è leggermente diversa. «Tenuto conto della deludente partecipazione alle loro primarie - spiega - abbiamo considerato giusto e opportuno incontrare Volani e Zanvettor rivolgendo loro un appello alla responsabilità in vista delle prossime elezioni amministrative». D’accordo, ma oltre le belle premesse sul tavolo c’era una nuova alleanza bella e buona. «Per il momento sono loro ad aver scelto la strada del personalismo - ribatte Di Fede - e la divisione non sarà premiata dagli elettori. A mio avviso ci sarebbe bisogno di concordia e di unità nell’interesse dei cittadini. Ognuno spiegherà, poi, le proprie ragioni».
La porta, chiaramente, non viene socchiusa ma lasciata aperta con uno spiraglio. «Qualora dovessero cambiare idea siamo sempre disponibili ad accoglierli nell’ottica di una più vasta allenza al primo turno. Da parte nostra abbiamo intenzione di impostare una campagna elettorale che sia all’insegna del contatto quotidiano con la gente, della correttezza e dell’impegno».
Tutti ingredienti che non escludono l’ironia, anche tagliente. «Stiamo cercando di programmare e attuare una visione di Laives che sia in continuità con quella che è stata l’azione amministrativa fino ad oggi. Azione che, evidentemente, hanno condiviso anche gli stessi Volani e Zanvettor essendo stati assessori per cinque anni. A meno che non si tratti di un caso di inquietante ominimia».
Escluso l’equivoco anagrafico, tuttavia, è altamente improbabile che le forze di sinistra rientrino nei ranghi del centrosinistra al primo turno. Tutto mentre il centrodestra si ricompatta. Uno scenario che, evidentemente, non fa fare salti di gioia al Pd. «Proprio in nome di questa condivisione aspetterò gli ecosociali fino all’ultimo, come il figliol prodigo». Il vitello grasso, però, può dormire sogni tranquilli.
©RIPRODUZIONE RISERVATA