Di Fede si è dimessa, duello Staffler-Huber per la segreteria Pd
Anche il capogruppo comunale annuncia la candidatura Bizzo e Gnecchi fuori dalle liste. Randi: «Troppi litigi»
BOLZANO. Una assemblea provinciale con più sedie vuote che occupate ha accolto ieri sera le dimissioni della segretaria del Pd Liliana Di Fede. Il suo incarico sarebbe scaduto tra qualche mese. Grazie alle dimissioni anticipate, il Pd ha ottenuto dalla sede nazionale l’autorizzazione a celebrare le primarie in novembre. Sarà la squadra nuova a gestire le candidature per le prossime elezioni politiche e provinciali. Le primarie per eleggere segretario, assemblea e circoli si terranno il 12 novembre. Saranno aperte anche ai non iscritti.
Da ieri è ufficiale anche la candidatura di Alessandro Huber per la segreteria. Il capogruppo comunale sarà il candidato della maggioranza, riunendo le anime che alle primarie nazionali hanno sostenuto Matteo Renzi e Andrea Orlando. «Sì, sarò io il candidato», annuncia Huber, «Nei prossimi giorni presenterò idee e persone». Vengono così superati i dubbi della parte centrista del Pd (e civici esterni) che avrebbero preferito Carlo Costa o Juri Andriollo. Proprio Costa, insieme a Christian Tommasini, sono tra gli sponsor principali di Huber.
Da sabato è in corsa Uwe Staffler, che ricorda «anch’io sono renziano». Rappresenterà le minoranze, dice Staffler, «e la parte di maggioranza che non ne può più». Roberto Bizzo e Luisa Gnecchi non si candideranno nelle liste di Staffler per entrare nell’assemblea. Benedicono l’operazione, ma restano fuori, «per un segnale di cambiamento». Ci dovrebbe essere Miriam Canestrini, mentre ci sta pensando Mauro Randi, che ieri si è congedato dal ruolo di presidente della assemblea con uno sfogo: «Abbiamo passato il tempo a litigare tra noi, senza discutere quasi mai di politica e di leggi. La assemblea è riuscita ad avere il numero legale solo due volte in un anno e mezzo». Sul clima nel partito, intervento piuttosto duro ieri di Christian Tommasini, che ha poi ringraziato Liliana Di Fede. Le candidature vanno depositate entro il 20 ottobre. Tra gli altri, Huber sarà sostenuto da Sandro Repetto (capolista a Bolzano), Diego Zanella (capolista a Merano), mentre Costa sarà capolista a Bressanone. Staffler annuncia sorprese: «Avremo anche noi quattro liste».Liliana Di Fede non uscirà dai riflettori. Farà parte, insieme alla vice Nadia Mazzardis, della commissione di garanzia del congresso, 11 persone che entreranno direttamente nella prossima assemblea provinciale con diritto di voto. Il meccanismo della commissione è fonte di polemiche infinite nel Pd già dalle scorse primarie. Di Fede e Mazzardis si sono impegnate a lasciare l’assemblea, se la loro presenza «di maggioranza» dovesse alterare gli equilibri tra maggioranza e minoranza. Questa la composizione della commissione che ieri si è riunita per la prima volta: Di Fede, Mazzardis, Claudio Volanti, Gastone Musner, Pasquale Santillo, Christian Tommasini, Chiara Pasquali, Sergio Bonagura, Mauro Marchi, Paolo Degasper, Mario Cappelletti.
L’augurio di Liliana Di Fede ieri sera: «Il congresso sia una sfida sulle idee politiche, non una battaglia». (fr.g.)
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