Di Fede sull’aeroporto «Ciclabile e stazione non sono ricompense»

Il sindaco di Laives ribadisce il no ai lavori e replica a Widmann «Serve ben altro per la vera riqualificazione di San Giacomo»


di Bruno Canali


LAIVES. La città di Laives come un figlio ingrato che disconosce tutto ciò che mamma Provincia ha fatto per lui? Nel braccio di ferro che sta opponendo il Comune alla Provincia sull’ampliamento dell'aeroporto d San Giacomo sembra emergere anche questo: Laives va avanti con il ricorso contro la Provincia mentre l'assessore provinciale competente, Thomas Widmann, intervistato su questo giornale ha spiegato che il Comune avrebbe già beneficiato di una serie di misure, compresa la riqualificazione di San Giacomo, a titolo compensativo per l'aeroporto. E Laives non ci sta.

«Ciò che abbiamo ottenuto dalla Provincia in questi anni sono certamente tanti soldi - spiega il sindaco Liliana Di Fede - ma si tratta di finanziamenti che poco o nulla hanno a che vedere con il progetto da noi contestato. Non intendo sottovalutare il sostegno notevole che Laives ha ottenuto dalla Provincia su molti progetti, ma prima di tutto noi siamo chiamati a tutelare gli interessi dei nostri cittadini. Anche per quanto concerne la riqualificazione di San Giacomo, con la pista pedociclabile, tocca pur sempre a noi l'onere degli espropri, mentre il resto effettivamente lo sostiene la Provincia. Quando affrontiamo il tema dell'aeroporto, l'assessore Widmann cita spresso la nuova stazione ferroviaria o le barriere antirumore lungo i binari e la riqualificazione di San Giacomo appunto ma, come detto, sono interventi che non hanno attinenza con il discorso aeroporto».

In effetti, a ben vedere, la decisione di riqualificare San Giacomo è datata e non collegata al progetto di ampliamento dell'aeroporto. Quanto ai finanziamenti provinciali per la pedociclabile, da Laives si fa notare che essendo una pista sovracomunale (collega San Giacomo a Bolzano) gode solo per questo dei finanziamenti provinciali. Anche la nuova stazione ferroviaria quando venne realizzata rientrava nei piani provinciali per spostare più gente possibile sui mezzi pubblici e quindi non si può parlare di un “regalo” a Laives, un comune che, è bene sempre ricordarlo, sta ancora rincorrendo le necessità determinate da decenni di crescita, quando ha fatto da “ammortizzatore sociale” alle richieste di alloggi che a Bolzano non si costruivano per la mancanza di terreni, ricavandone caos da traffico e urgenza di adeguare i propri servizi.

Ancora adesso ad esempio alla scuola elementare di San Giacomo ci sono alcune classi sistemate nei container: dunque se di vere compensazioni per i disagi che causerà un aeroporto ampliato a ridosso delle case si vuol parlare, piuttosto che citare qualche centinaio di metri di pista ciclabile sarebbe più opportuno iniziare da qui.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità