Dimissioni in massa Via Gallo e tutto il Pd

L’assessore ha lasciato, pronti anche De Lorenzo, i consiglieri «dem» e Svp Commissario in arrivo. Achammer: «Non ci facciamo dettare le alleanze»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Iniziano le dimissioni. Nelle prossime ore salteranno sia la giunta che il consiglio comunale. È alle porte il commissario, che gestirà l’ordinaria amministrazione fino alle elezioni, previste tra maggio e giugno. È questo il risultato della giornata politica di ieri. Il primo segnale è arrivato in mattinata con le dimissioni di Luigi Gallo dalla giunta (vedi articolo nella pagina). Fino a sera si sono tenute le riunioni di Pd, Svp, Lista civica per Spagnolli e Psi: da tutti questi appuntamenti è uscita la decisione di chiudere la consiliatura al più presto, in modo coordinato. Oggi annuncerà le sue mosse anche l’assessore Giovanelli. L’obiettivo è raggiungere entro il Consiglio di giovedì almeno 23 dimissioni in contemporanea. Verrà così sciolto automaticamente il Consiglio, evitando un intreccio di surroghe.

La mossa di Kompatscher. L’intervento del presidente provinciale Kompatscher è stato ieri decisivo per sciogliere i nodi. Gli assessori stavano rinviando le dimissioni dalla giunta, nonostante l’addio del sindaco Spagnolli, per sorvegliarsi a vicenda tra benkiani e non benkiani. Un braccio di ferro provocato dall’ultimo atto di Spagnolli, che ha riaperto la conferenza dei servizi sul Pru di via Alto Adige subito prima di lasciare il Comune. Il tergiversare degli assessori, da Ladinser in giù, politicamente si annunciava devastante. E così Kompatscher ha annunciato che non firmerà l’accordo di programma sul Pru, «se non ci sarà una sua validazione del consiglio comunale». Oppure potrebbe esserci un referendum. In ogni caso Kompatscher si è dichiarato contrario a un eventuale atto finale affidato solo al commissario. «È l’impegno che prendo», annuncia (vedi articolo a lato).

Tensione nella Svp. Nel primo pomeriggio si è incontrata la direzione della Svp, che ha ascoltato il vicesindaco Klaus Ladinser e l’assessora Judith Kofler Peintner. Lì Kompatscher ha anticipato la propria decisione sul progetto Benko. L’Obmann Philipp Achammer ha poi ribadito la propria contrarietà per «l’instabilità» in cui è precipitata la città di Bolzano. La Svp ribadisce la necessità di una nuova legge elettorale. C’è spazio anche per una pesante polemica contro il sottosegretario Gianclaudio Bressa (Pd), storico alleato della Svp. Bressa nei giorni scorsi aveva prospettato conseguenze negative per l’autonomia, se la Svp dovesse rompere l’alleanza elettorale con il Pd alle prossime elezioni. «Dichiarazioni controproducenti», reagisce Achammer senza citare Bressa, «La Svp continuerà a lavorare con le forze che credono negli stessi principi. È una questione di valori, non di “patti”. E di certo non ci servono suggerimenti di alleanze». In serata si è riunito il gruppo consiliare della Svp. In contatto con il Pd, si è messa a punto la decisione di rassegnare le dimissioni sia dei consiglieri che degli assessori.

Il Pd in partenza. È stata più tranquilla del previsto l’assemblea provinciale del Pd. Assente Spagnolli, è stata rinviata la discussione su quanto accaduto, chiesta dalla minoranza. «Dovremo anche parlare di quanto successo e di come ci si è arrivati», è il tema archiviato per il momento. Sulle dimissioni non c’è stata battaglia. L’assessore Mauro Randi ha annunciato: «La mia lettera è già pronta. Volevo solo capire quanto stava succedendo. L’importante è che ci si muova in parallelo con gli altri». Viene presa all’unanimità la decisione di dimissioni di Randi e tutti i consiglieri del Pd. Così la nota: «L’assemblea provinciale prende atto con rammarico delle dimissioni di Luigi Spagnolli, ringraziandolo per l'impegno profuso in questi dieci anni di lavoro per la comunità di Bolzano. Il Partito democratico, non sussistendo più le condizioni politiche per la permanenza dei propri rappresentanti in giunta e in Consiglio, ha deciso all'unanimità di ritirare le proprie rappresentanze da ambedue gli organi e si aspetta analoga coerenza da parte degli altri partner di maggioranza». Infine il rilancio del progetto Benko: «Per quanto riguarda le procedure già avviate, il Pd ritiene necessario che queste vengano concluse e validate, nel rispetto dello spirito democratico». A proposito di toto-sindaco, Francesco Palermo si tira fuori: «Non sono la persona giusta».

Civica per Spagnolli e Psi. Claudia De Lorenzo si è incontrata ieri con i rappresentanti della Lista civica per Spagnolli: «Mi dimetterò dalla giunta e intendono farlo anche i consiglieri». Pronto anche Della Ratta (Psi). La sinistra. Guido Margheri (Sel) difende l’operato di Gallo: «Luigi e i suoi colleghi non hanno dato subito le dimissioni perché hanno voluto verificare la possibilità di annullare alcuni degli atti con cui Spagnolli ha concluso il suo mandato (inclusa la incredibile riapertura della questione Benko sotto dettatura di Kompatscher e Hager). Il problema non è il luogo comune "poltrone" sì o no, ma chi le occupa e per fare cosa».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità