Dipendenti comunali tra il telelavoro e l’orario flessibile

La giunta pensa alla conciliazione tra impiego e famiglia cominciando a dare il buon esempio in municipio


di Bruno Canali


LAIVES. Con i suoi 113 dipendenti, il Comune di Laives è di fatto un'azienda - sia pure pubblica - di medie dimensioni. Questi dipendenti quindi manifestano legittime istanze per quanto concerne il miglioramento del rapporto di lavoro e dell'ambiente, il municipio per primo. Per questo la giunta ha deciso di aderire al progetto "Family Audit", che ha come obiettivo l'individuazione di iniziative in grado di migliorare la posisbilità di conciliazione tra impegno di lavoro e famiglia. L'amministrazione, in questo percorso (che dovrebbe anche portare ad una certificazione specifica) si avvarrà della consulenza di due esperti, incaricati di analizzare una serie di elementi che vanno dal posto di lavoro alla sua organizzazione e a tutto il resto. «Abbiamo aderito - afferma il sindaco Liliana Di Fede, a seguito di uno specifico bando ministeriale che mette a disposizione gran parte dei finanziamenti. L'analisi dovrà verificare in quale misura, come azienda, il Comune ha rispetto della conciliazione tra famiglia e lavoro dei suoi dipendenti. Il messaggio che vogliamo trasmettere verso l'esterno è anche quello che la famiglia è importante». L'idea di questa partecipazione porta la firma dell'assessore Dario Volani, cui compete la famiglia e proprio Volani spiega il significato del progetto. «Family Audit è una cosa che nel vicino Trentino viene già da tempo applicata e anche noi, al di là della certificazione di qualità, abbiamo deciso di partecipare alla sperimentazione, per individuare anche piccole azioni da mettere in campo in breve tempo. Penso ad esempio alla flessibilità degli orari di lavoro a seconda dei diversi settori dove si opera, così come ai luoghi stessi oppure all'ipotesi di prevedere posti al nido per le dipendenti con neonati e anche al telelavoro per qualche giorno alla settimana. Discutendo di questo con i dipendenti sono venute fuori anche indicazioni che non conoscevamo, vedi ad esempio coloro che hanno i figli, ma anche genitori da accudire. Insomma, tutta una serie di ipotesi da discutere e approfondire anche per quanto riguarda la nostra realtà comunale». Ma non ci sono solo le famiglie e le esigenze dei dipendenti comunali e infatti da tempo l'assessore Volani ha lavorato all'allestimento della consulta per la famiglia. «In questo caso - spiega - l'input lo diede Luciano Malfer, uno dei massimi esperti che lavora alla Provincia di Trento; è venuto qui da noi e ci ha fornito preziose indicazioni. Così abbiamo messo in piedi la consulta per la famiglia, della quale fanno parte diversi soggetti in rappresentanza della nostra realtà sociale: dalle associazioni alle scuole, alle famiglie appunto. Da qualche anno abbiamo ad esempio la Family card, che prevede sconti per le famiglie numerose. Qindi i servizi pomeridiani,le mense e il contenimento dei costi relativi ai servizi».

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