Direzione unica e risparmi ecco il documento segreto

La riorganizzazione del Teatro comunale nel progetto di Schweigkofler Il direttore avverte: rispettare le sensibilità artistiche per non affossare tutto


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Ecco il piano di Manfred Schweigkofler per la riorganizzazione degli enti residenti nel teatro comunale. Sono le tre pagine che contengono la proposta dell’attuale direttore della Fondazione Teatro comunale e Auditorium consegnata ai vertici della Provincia e del Comune. Dovrebbe essere questa la base di discussione per il progetto di risparmi e razionalizzazione su cui spingono il presidente provinciale Luis Durnwalder e l’assessore Sabina Kasslatter Mur. Protagonisti della riorganizzazione dovrebbero essere la Fondazione, il Tsb e le Vbb.

Questo avvio riservato di trattativa tra Schweigkofler (non il Cda della fondazione), Durnwalder, Kasslatter Mur, sindaco Spagnolli e vicesindaco Ladinser sta provocando molte polemiche. Lo stesso Schweigkofler nel suo documento è consapevole della scivolosità del percorso, sottolinea i rischi e suggerisce gli ambiti su cui mantenere una accorta prudenza.

Le linee sono quelle trapelate nei giorni scorsi. Accorpare servizi tecnici, amministrativi e marketing per arrivare a risparmi con punte del 50%, grazie all’eliminazione di doppioni ed economie di scala. Salvaguardare però le individualità artistiche degli enti coinvolti, per preservare le tradizioni ed evitare conflitti (anche etnici) che rischierebbero di affossare tutta l’operazione. E in prospettiva, spunta una unica direzione per Fondazione Teatro comunale, Vvb e Tsb. L’orchestra Haydn, di cui viene sottolineata la quantità di finanziamenti statali, viene toccata solo di sfuggita. Il punto di partenza del documento sono i tagli ai finanziamenti che si aggraveranno nei prossimi anni. Da qui l’opportunità, secondo il direttore e regista, di razionalizzare le spese per dare più risorse alla produzione artistica. In questo processo, avverte Schweigkofler, non possono esserci né «vacche sacre», né «intoccabili». Si deve giocare a carte scoperte. Dà per scontata la reazione degli interessati: sarà necessaria una discussione con tutti. Gli avvertimenti: il processo urterà sensibilità artistiche e politiche, cui dedicare attenzione per non affossare il progetto. Meglio procedere con attenzione, garantendo la salvaguardia delle specificità artistiche e delle professionalità che si sono consolidate. La proposta è di unificare l’amministrazione (con contabilità separata), accorpare i servizi esterni di consulenza (contabile, legale, assicurativa), unificare i magazzini e il servizio stampa-marketing. «Il passo successivo?». Questa la domanda conclusiva: «Una direzione unica» per i tre enti.

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