Disabilità, legge tradotta in lingua «facile»

BOLZANO. Le leggi dovrebbero essere comprensibili a tutti, non solo agli addetti ai lavori. Ma non succede. Dalla Provincia arriva un esperimento di divulgazione di un testo legislativo. L’occasione...



BOLZANO. Le leggi dovrebbero essere comprensibili a tutti, non solo agli addetti ai lavori. Ma non succede. Dalla Provincia arriva un esperimento di divulgazione di un testo legislativo. L’occasione è la nuova legge provinciale sulla partecipazione e l’inclusione delle persone con disabilità, approvata a metà luglio in consiglio provinciale. La legge, ricorda l’assessore Martha Stocker, «ha l’obiettivo di coinvolgere maggiormente nella vita sociale le persone interessate». Il primo passo è stato, coerentemente, di pubblicare anche un testo in «lingua facile» della stessa legge, accessibile a tutti, a partire dalle persone con disabilità che ne sono protagoniste. Il testo comprende disegni e il riassunto con linguaggio semplice dei principi della legge. Lo si può consultare sul sito della giunta provinciale (delibera nr. 990 del 25 agosto). «Il progetto rappresenta una novità assoluta per l'Alto Adige e anche a livello internazionale non sono molte le esperienze di elaborazione e traduzione di testi di leggi nella lingua facile», riferisce con orgoglio Martha Stocker, che ricorda inoltre come «i testi giuridici e ufficiali vengono disseminati di termini specialistici e formulati in maniera complicata, tanto che ad incontrare difficoltà di comprensione non sono soltanto le persone con disabilità ma molti più cittadini». All’esperimento di «traduzione» burocratica hanno partecipato il gruppo People First Alto Adige e la Lebenshilfe. Qualche esempio. Nella versione redatta con «lingua facile» viene specificato che «le persone con disabilità sono una parte che ha valore nella società. Possono prendere da soli le loro decisioni e hanno tutto il diritto di farlo. Le persone con disabilità non devono essere svantaggiate». Il tema delle barriere architettoniche viene aperto così: «Le persone con disabilità incontrano spesso barriere. Le barriere sono ostacoli». Oppure, così si anticipano le misure a favore dei non vedenti: «In bus o in treno le persone che non ci vedono non sanno quando devono scendere. Le fermate devono essere annunciate». Oppure così si descrive una patologia: «Quando una persona è sempre triste e non ha energia per vivere. E non ha neanche la voglia di vivere. Questa persona ha una malattia psichica e si chiama depressione». Nella legge si parla di diritti delle persone, scuola, sostegno alle famiglie, sessualità, lavoro, strutture.













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